«Il 4 Novembre torni ad essere festività nazionale»: la proposta di legge di FI

9 Apr 2019 9:35 - di Gianluca Corrente

Ripristino della festività del 4 Novembre. È quanto si legge nella proposta di legge presentata dai parlamentari di FI Bignami, Fiorini e Vietina. «Il 4 novembre è la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate istituita nel 1919. La data fu scelta a ricordo dell’entrata in vigore dell’armistizio di Villa Giusti firmato tra l’Italia e l’Austria-Ungheria, che sancì la fine della Prima guerra mondiale», si legge nella relazione. «L’armistizio prevedeva che venissero consegnati all’Italia tutti i territori austriaci come previsto dal Patto di Londra, subordinando però la trattativa al Patto di Versailles. Oltre a decretare la fine della Grande guerra, il 4 novembre reca con sé una serie di valori unici e imprescindibili per il popolo italiano. Si tratta di una festività che ha attraversato decenni di storia, dall’età liberale, al fascismo fino all’Italia repubblicana: basti ricordare che è proprio in occasione della celebrazione della Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate che nel 1921 venne sepolto il Milite ignoto all’Altare della Patria a Roma, simbolo per eccellenza della lealtà alla nazione».

Il 4 Novembre, una data fondamentale

«Con la legge 5 marzo 1977, n. 54, a causa della crisi economica che stava vivendo l’Italia alla fine degli anni settanta, le feste nazionali della Repubblica e dell’Unità nazionale divennero “feste mobili” e, da allora, vengono celebrate, rispettivamente, nella prima domenica di giugno e nella prima domenica di novembre, cessando «di essere considerati festivi i giorni 2 giugno e 4 novembre». Nel 2001, anche grazie all’interessamento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, «con la legge 20 novembre 2000, n. 336, la celebrazione della festa nazionale della Repubblica è stata ripristinata come giorno festivo il 2 giugno. Se oggi il 2 giugno è tornato ad essere un giorno di festa in cui celebrare la nascita della Repubblica, il 4 novembre continua ad essere ricordato solo dalle Forze armate e non da tutta la popolazione italiana. Vista l’importanza di tale data nella nostra storia nazionale e considerato l’alto valore simbolico del 4 novembre e l’importanza di valorizzare appieno le nostre Forze armate, si ritiene doveroso reintrodurre il 4 novembre quale festività nazionale, promuovendo, nel contempo, iniziative e attività, a partire dalle scuole, per valorizzare i simboli patri italiani e per accrescere nei cittadini lo spirito di unità e di appartenenza alla nazione. Un segnale che, in tal senso, potrebbe essere dato anche in occasione dei cento anni dalla stipula dell’armistizio».

Commenti

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  • Giuseppe La Porta 10 Aprile 2019

    Ben venga il ripristino tra le feste nazionali del 4 novembre come festa delle Forze Armate che con il sacrificio di migliaia di soldati italiani hanno reso possibile il ritorno delle terre irredente all’Italia. Bisogna invece con coraggio chiedersi che senso ha annoverare tra le festività nazionali il 25 aprile, un mito di parte, una festa divisiva che esalta invece di superare la contrapposizione tra fascisti e afascisti da una parte e antifascisti dall’altro. Derubricarla dalle festività nazionali poi se gli antifascisti la vogliono festeggiare lo facciano senza imporlo a chi non condivide le loro idee .