Funzionario arrestato, escono le intercettazioni: «Godevo nel fotterli»

1 Apr 2019 13:11 - di Redazione

«I soldi chiamano i soldi». Parlava così, in una conversazione intercettata il funzionario del ministero della Salute, finito in carcere per peculato e autoriciclaggio, accusato di aver fatto confluire in meno di due anni sui conti correnti personali somme per ben 1.395.000 euro. «…Se mi va di giocare mille euro me li gioco, capito?”, diceva ancora in una delle intercettazioni riportate nell’ordinanza firmata dalla gip Flavia Costantini. Secondo quanto emerso dalle indagini del nucleo di polizia valutaria della guardia di finanza, coordinato dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Carlo Villani, il funzionario del ministero utilizzava la maggior parte dei soldi che sottraeva illecitamente per effettuare operazioni di gioco presso diverse sale video-lottery di Roma arrivando a spendere duemila euro al giorno.

«Aumentava il mio ego…»

«Aumentava il mio ego nel senso che comunque riuscivo a fotterli tutti senza colpo ferire, nel senso che riuscivo a eludere qualunque controllo….», diceva in un’altra conversazione. Secondo il gip «appaiono inidonee» misure cautelari diverse dal carcere perché «anche agli arresti domiciliari potrebbe o compiere ulteriori atti dispositivi del denaro di cui si è illecitamente appropriato o continuare a dissipare i propri beni continuando anche a giocare d’azzardo online o telefonicamente».  Alcune somme venivano trasferite sui conti correnti dei propri familiari. Secondo la gip, pur di trovare denaro da spendere al gioco non aveva «freno né dignità, avendo avuto addirittura il coraggio di chiederlo all’anziana madre».

Oltre all’arresto è stato eseguito un sequestro dei conti correnti, beni mobili e immobili nonché valori dell’indagato per un importo complessivo di circa 200.000 euro. Contestualmente, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sono stati anche perquisiti i luoghi nella disponibilità dell’indagato, incluso il suo ufficio ministeriale.

 

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