Elezioni, l’idea di Forza Italia per blindare Berlusconi al Sud: più donne in lista
C’è un fantasma che aleggia su Forza Italia in vista delle elezioni europee del prossimo 26 maggio. Quello del flop, nonostante la discesa in campo di Silvio Berlusconi nella versione “asso piglia tutto” come capolista in tutte le circoscrizioni, tranne che in quella del Centro, che resta riserva esclusiva di caccia in uso ad Antonio Tajani, il presidente del Parlamento di Strasburgo. L’interrogativo che in queste ore angoscia più di un dirigente “azzurro” riguarda l’effettiva possibilità del Cavaliere di ottenere una performance elettorale all’altezza del suo ineguagliabile palmares. «E se in qualche circoscrizione dovesse arrivare secondo dietro qualche scafatissimo “mister preferenze”?», è il punto di domanda che rimbalza da un capo all’altro della Penisola in tandem con l’altro, non meno allarmante, che riguarda invece il rischio di un arretramento di Forza Italia al di sotto della soglia psicologica del 10 per cento.
Forte il timore che Berlusconi arrivi secondo
Dovesse realmente accadere, sarebbe la sopravvivenza stessa del partito ad essere messa in discussione. Ma mentre in questo caso l’ordine è di mettersi tutti ai remi e spingere nella stessa direzione, ben più complesso è il primo aspetto, cioè la performance di Berlusconi. È una “paura” che aleggia soprattutto al Sud, dove la ricerca della preferenza è ben più consolidata che altrove perché minore incidenza ha il voto d’opinione, quello che ha sempre spinto in avanti le vele del Cav.
La Carfagna: «Pronta a metterci la faccia»
Non è un caso che proprio lì sia suonato l’allarme e sia giunto, da parte di due deputati meridionali, Roberto Occhiuto e Paolo Russo, l’appello a Mara Carfagna affinché affianchi Berlusconi in questa difficile battaglia. Appello accolto positivamente dalla diretta interessata: «Se si vuole – ha risposto -, ci metto la faccia». L’ultima parola spetta ora alla nomenclatura forzista. Nel frattempo, si fa sentire Maria Stella Gelmini: «Le “europee” – argomenta la capogruppo a Montecitorio – sono una partita importante, credo che vada giudicata positivamente la disponibilità di chiunque voglia mettersi a disposizione, quindi credo che quella manifestata da Mara Carfagna sia una disponibilità generosa».