Dolore nella comunità di destra per la scomparsa di Giovannino Battisti

26 Apr 2019 17:13 - di Francesco Lollobrigida
  • E’ morto ieri Giovannino Battisti, storico militante della destra italiana nella provincia di Roma e domattina alle 11 si celebreranno i funerali nella sua Roviano, presso la chiesa della Madonna del Rosario. Ne pubblichiamo un ricordo del presidente del gruppo parlamentare alla Camera di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida.

Raccontare Giovannino non è facile perché non sai mai da quale aspetto iniziare per descrivere la sua esistenza. In definitiva conta poco, da qualunque lato la si voglia raccontare, è impossibile non trovare parole buone per descriverla. C’è il padre e marito amorevole che cresce Gaia e Giosè facendosi carico di ogni loro difficoltà. C’è il maestro Giovannino amato e rispettato da colleghi e studenti. C’è l’amministratore che per decenni nei banchi del Consiglio comunale di Roviano in maggioranza o in minoranza lavora per la sua comunità. C’è l’uomo che si rimbocca le maniche per aiutare chiunque ne avesse bisogno facendo due o tre lavori per non dover piatire mai niente. Dignità, umiltà, orgoglio che questo uomo alto forse un metro e sessanta ma gigante per sentimenti e cultura, trasmetteva al primo sguardo. Gli occhi chiari e sinceri di un ragazzo che fino all’ultimo momento hanno sprigionato l’infinita passione che lo ha animato in vita.

La sezione del Msi a Roviano

Era nato l’8 settembre del 1927 e come tanti suoi coetanei aveva visto l’Italia spaccarsi in due proprio il giorno del suo compleanno. Finita la guerra, giovane maestro elementare, aveva sfidato da subito la sorte aprendo la prima sezione del Movimento Sociale Italiano della Provincia di Roma nella sua piccola Roviano. I suoi compagni che tornavano da nord derisi e infangati, avevano bisogno di una casa nella quale trovarsi e custodire i valori di una Nazione che stava venendo cancellata dalla gomma dei vincitori. Non era facile in una zona tra le più a sinistra del territorio laziale. Il coraggio non mancava a Giovannino. Ricordano i suoi avversari che nulla lo ha mai spaventato e che sarebbe passato con una bandiera del MSI in una piazza piena di rossi senza temere le conseguenze. In effetti lo fece e qualcuno di loro intervenne pure per tirarlo fuori dai guai. Perché lo rispettavano tutti a prescindere dall’appartenenza politica. Uomo di destra senza se e senza ma. Con il partito al primo posto, costantemente in attesa delle indicazioni di Giorgio Almirante al quale lo legavano lealtà e amicizia. La politica Giovannino l’ha intesa sempre come servizio per la comunità nel rispetto delle idee altrui; sempre pronto al confronto ma irremovibile nei propri convincimenti e valori. Ha dato tanto nei mille comizi in ogni angolo della Provincia. Spesso raccontava di quando sezione per sezione avevano combattuto il tradimento di quelli di Democrazia Nazionale. Si accalorava a descrivere i congressi e le belle piazze della Destra Nazionale. Ha ottenuto la creazione di una Federazione della Provincia di Roma rivendicandone l’autonomia organizzativa dalla Capitale. L’ha animata nel MSI e poi in Alleanza Nazionale restando, in sofferenza, nel Popolo della Libertà. Ha ritrovato nuovo slancio e combattività con Fratelli d’Italia, fin dal primo giorno della sua fondazione animato dalla volontà di difendere la Fiamma, per la quale ha donato gli anni migliori della sua vita. Ha ritrovato in Giorgia Meloni una guida politica dopo l’esperienza traumatica e la cocente delusione della segreteria Fini nel quale ha sinceramente creduto.

Riferimento degli almirantiani

Giovannino riferimento degli almirantiani e un’unica cosa con la Federazione, dove si è recato ogni giorno per decenni fino a diventare punto di riferimento di generazioni. A lui si deve gran parte del merito per la realizzazione ad Affile, del parco dedicato al Generale Graziani, avendo presieduto il comitato dal 1958 ai giorni nostri. A lui devono le proprie fortune in tanti ma con altruismo e cortesia a nessuno ha mai fatto pesare nulla. Sempre un passo indietro in favore degli altri. Immancabile la sua telefonata per sapere come andava il partito, per segnalare un problema, per animare un’azione o una lista. Mancherà Giovannino a tutti quelli che lo hanno conosciuto. Mancherà il marito, il padre, il fratello, il maestro, l’amministratore e soprattutto il militante politico. Mancherà di lui la voce della saggezza che senza retorica era pronta a dare il giusto consiglio. Resterà per noi il suo esempio di una vita spesa per la nostra amata Italia. A ognuno di noi la Speranza di esserne all’altezza. Addio Giovannino.
Per onorare e accompagnare Giovannino Battisti nel suo ultimo viaggio terreno, comunichiamo che i funerali si terranno sabato 27 aprile alle 11 presso la Chiesa della Madonna del Rosario in Roviano. Si auspica presenza.

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