De Falco, da castiga-Schettino a salvatore dei migranti: “Forse mi imbarco sulle Ong”
Dalle ramanzine al comandante Schettino, invitato a risalire a bordo della nave “Concordia” che affondava nelle acque dell’isola del Giglio, a un seggio in parlamento col M5S, fino ai dissidi col gruppo e alla scelta, che pare matura, di andare a guidare le imbarcazioni delle Ong che soccorrono i migranti nel Mediterraneo. Una parabola umana, più che politica, quella del comandante Gregorio De Falco, che oggi annuncia: “Le missioni che sta compiendo la nave Mare Jonio così come quelle delle Ong sono missioni degnissime. Che non possono non destare l’attenzione di chiunque di noi, in particolare di un parlamentare della Repubblica che guarda caso è un ufficiale di marina, della Guardia Costiera, di quel corpo deputato al salvataggio delle persone in mare”, ha detto il senatore giungendo al Macro Asilo di Roma dove si sta svolgendo l’assemblea nazionale di Mediterranea Saving Humans. “È chiaro – prosegue il senatore – che la circostanza dovrà essere valutata in maniera approfondita, stiamo vedendo appunto con l’organizzazione di Mediterranea quali possono essere tutti gli aspetti, sto valutando la loro capacità operativa, e sto valutando se andare a bordo“.”Perché si tratta di una missione civile molto ampia che travalica i confini, una missione – conclude De Falco – umanitaria, dovuta, doverosa. E la linea del M5S? E il governo con la Lega? Nessun problema, capitano?
Ecco, bravo, imbarcati con i (finti) migranti, naviga verso le coste afrikane e restaci! Se questo è “l’eroe”, quasi quasi preferisco Schettino: ne ha fatti morire “solo” 32 di passeggeri, questo vorrebbe metterne in mare decine di migliaiacon conseguenti centinaia di morti, senza contare le vittime dei kriminali neri, che lui vorrebbe portare in Italia. Marinaio badogliano, pirata in divisa e indennità parlamentare.