Dal letto d’ospedale Berlusconi annuncia: “Andrò a Strasburgo per costruire un’Europa diversa”
Con molta probabilità si tratterrà per la notte all’ospedale San Raffaele di Milano l’ex premier Silvio Berlusconi, che stamattina è stato portato in ambulanza all’Irccs di via Olgettina per quella che il suo entourage ha definito una colica renale acuta. A quanto apprende l’AdnKronos, il leader di Forza Italia è stato sottoposto a esami diagnostici, le sue condizioni non sarebbero preoccupanti, ma per lui si prospetterebbe un Primo maggio da ricoverato. A seguirlo come sempre è il suo medico personale Alberto Zangrillo, primario di Terapia intensiva cardiochirurgica dell’ospedale. Le prossime ore saranno di riposo totale per Berlusconi, che ha ricevuto la visita del fratello Paolo. Berlusconi “sta bene”, ma rimane all’ospedale San Raffaele anche per la notte. Lo ha detto Licia Ronzulli, a margine dell’incontro a Villa Gernetto, a Lesmo, con i candidati alle europee per Forza Italia. Berlusconi, dopo la colica renale che lo ha colpito, non è potuto essere presente all’incontro ed “è stato sottoposto a terapia antalgica” al San Raffaele. “Sta benissimo, parla al telefono e coordina. Ha provato a venire qui, ma Zangrillo è stato categorico”, ha aggiunto. Ma anche dal letto del nosocomio, Berlusconi parla: “Se l’Unione europea venisse meno, ci troveremmo soli a fronteggiare le grandi sfide del mondo. Non è difficile immaginare quale sarebbe l’esito di questo confronto. Non potremmo neppure contare sulla solidarietà degli altri governi sovranisti, perché ogni sovranista pensa alle proprie frontiere, ai propri interessi, non a quelli degli altri”, afferma Berlusconi, nell’intervento preparato per la presentazione dei candidati di Forza Italia alle prossime Europee, riuniti a Villa Gernetto, incontro al quale l’ex premier non è potuto intervenire. “I sovranisti, a cominciare dalla Lega, anche se in Italia avranno un buon risultato elettorale in Europa saranno isolati e conteranno poco o nulla. Il voto a loro non è un voto utile, come non lo è quello al Pd, che ha dimostrato di non saper o voler interpretare il cambiamento e in tutti questi anni è stato il difensore dello status quo europeo”. E prosegue: “Io andrò a Bruxelles per costruire un’Europa diversa, in continuità e coerenza con 25 anni di storia, senza rinunciare al mio sogno di una rivoluzione liberale per il Paese che amo. In altre parole sono e sarò in campo, in Italia e in Europa”. Berlusconi conclude: “Ogni voto in più a Forza Italia avvicina la fine dell’incredibile governo giallo-verde e la ricostruzione di un centro-destra tradizionale, coerente con i nostri programmi, liberista in economia, capace di abbattere le tasse e di creare lavoro, impegnato a costruire le infrastrutture ma anche una giustizia più giusta”.