Da oggi Fratelli d’Italia a Torino per cambiare tutto nella nuova Europa (video)

12 Apr 2019 15:18 - di Eugenio Battisti

Poche ore allo start della due giorni di Fratelli d’Italia al Lingotto di Torino che segna l’avvio ufficiale della campagna elettorale per le europee di maggio. La macchina organizzativa è al lavoro per l’inaugurazione della Conferenza programmatica del partito guidato da Giorgia Meloni che, dalla “città simbolo dell’Italia che produce”, lancia le parole d’ordine per una nuova stagione di protagonismo. Sovranità nazionale e dei popoli contro l’attuale Ue sovranazionale; economia reale contro economia finanziaria; identità europea, ripartendo dalle «nostre radici classiche e cristiane»: sono i tre grandi temi che faranno da architrave al “Manifesto sovranista e conservatore” articolato in 15 punti che nel corso dei lavori i delegati, fra i quali anche i rappresentati delle forze recentemente federate con FdI (molti non iscritti al partito che hanno sottoscritto uno dei 20 patti federativi messi in campo in questi mesi), potranno discutere ed emendare all’insegna della partecipazione. Dal Lingotto uscirà il “contratto di Fratelli d’Italia con gli italiani”: un programma chiaro e candidati all’altezza chiamati a realizzarlo giorno per giorno.

Fratelli d’Italia sfida la sinistra dal Lingotto

Obiettivo ambizioso: “cambiare tutto, non solo in Europa”, che è anche il titolo della convention e il filo rosso che accompagnerà tutta la campagna elettorale. Fratelli d’Italia si candida a fare da laboratorio e cantiere per la costruzione di un grande movimento sovranista e conservatore capace di rifondare il centrodestra e offrire una speranza diversa per il governo della nazione, anche sulla scorte dei risultati incoraggianti delle ultime regionali. Una scelta non casuale quella del Lingotto di Torino, luogo denso di simbologie per la sinistra. «È una piazza non facilissima per noi», ammette la Meloni, «ma vogliamo dare un segnale forte perché Torino è il simbolo dell’Italia che produce. Noi diciamo sì alla Tav, sì all’alta velocità fino a Palermo, sì alle infrastrutture, per quegli italiani che non vogliono diventare terzo mondo per colpa della decrescita felice dei Cinquestelle». Saranno due giorni densi di iniziative e sfide con la partecipazione di 2mila delegati (di cui 1300 eletti e 700 di diritto), oltre ai cittadini che hanno votato negli 850 seggi allestiti in tutta Italia per un confronto aperto sulle linee programmatiche.

Il programma della due giorni torinese

Molto articolato il programma della convention che prevede assemblee, tavole rotonde e testimonianze alle quali prenderanno parte esponenti della società civile, della cultura e delle associazioni che in questi anni hanno guardato con particolare attenzione alle proposte di Fratelli d’Italia. I lavori inizieranno oggi alle ore 10,30 con l’assemblea degli enti locali, la Direzione e l’Assemblea nazionale e un evento dell’Acre, l’Alleanza dei Conservatori e riformisti europei. A fare gli onori di casa sarà il coordinatore nazionale del partito, Guido Crosetto, mentre ad illustrare le tesi programmatiche sarà il responsabile del programma, Giovanbattista Fazzolari. Alle ore 15,30 è prevista la tavola rotonda dal titolo: “Buon governo, identità, merito: la sfida del territorio” con il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Porterà il suo saluto alla conferenza programmatica anche il direttore del Secolo d’Italia, Francesco Storace. Seguiranno gli interventi dei candidati alle Europee e degli esponenti della società civile, della cultura e delle associazioni. Alle 18 i riflettori si accenderanno sulla politica nazionale con gli interventi del presidente di Gioventù nazionale Fabio Roscani, il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, i capigruppo di Camera e Senato, Francesco Lollobrigida Luca Ciriani e il responsabile organizzazione Giovanni Donzelli,  Domani, prima dell’intervento conclusivo di Giorgia Meloni, si alterneranno sul palco alcuni tra i testimoni delle battaglie più significative di Fratelli d’Italia: il generale Marco Bertolini, l’esponente della Comunità di San Patrignano Franz Vismara, il presidente del Family Day Massimo Gandolfini, il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro Marina Calderone, il sociologo Francesco Alberoni, il professor Alessandro Meluzzi, Giulio Tremonti, Mario Giordano e il consigliere d’amministrazione della Rai, Giampaolo Rossi.

In Europa per cambiare tutto

Stella polare della convention la riforma radicale dell’Europa. «Non è possibile che, contrariamente a quanto accadeva alle origini, non si possa nemmeno parlare di confederazione europea, quasi che si violasse un tabù. Noi pensiamo che si possa e si debba fare: è inutile che qualcuno invochi “più Europa” se quella che abbiamo conosciuto finora nemmeno è in grado di avere una voce unica in politica estera», sottolinea il responsabile del programma. «In Europa –  chiarisce la Meloni – non andiamo per correggere qualche direttiva, ma per ricostruirla in senso confederale. Un obiettivo al quale miriamo lavorando nel gruppo dei Conservatori, che speriamo ci consentirà di formare una nuova maggioranza nell’Europarlamento che vada da un Ppe sempre più a immagine di Orban fino alle realtà populiste a cui lavorano Salvini e Le Pen. Attualmente – ricorda la leader di Fratelli d’Italia –  i Conservatori sono la terza forza per grandezza e al loro interno Fdi conta di aumentare la propria rappresentanza ben oltre il numero attuale dei quattro parlamentari». Una forte affermazione elettorale di FdI può cambiare gli equilibri in Europa, dare nuova linfa al centrodestra e garantire un svolta all’Italia imbrigliata dal governo gialloverde.

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