Claudio Cecchetto si candida a sindaco a Misano Adriatico: «Ero di sinistra, poi…»
Il più importante dj italiano, produttore di tanti artisti famosi, icona dei giovani degli anni Ottanta, scende in politica a capo di una lista civica in una ridente località costiera, Misano Adriatico. Le sfide per Claudio Cecchetto non finiscono mai, anche se lui viaggia a fari spenti. «Alla fine lo dovrà decidere la gente di Misano. In realtà, io sto applicando le tecniche del mio lavoro di talent scout invece che su un artista su un territorio quasi sconosciuto. Ed è questo il bello: se mi avessero chiesto di fare il sindaco di Bologna, Firenze, Roma non avrei accettato – racconta Cecchetto a Libero – Io non seguo la politica nazionale, anche se so che magari è utile farlo. E, in teoria, non mi interessano neanche la cura dei giardini pubblici o l’ andamento delle buche nell’ asfalto di Misano che non sono diverse da quelle di Roma o di Arezzo: di questo si occuperanno i collaboratori, l’importante è scegliere una buona squadra cosa che ho sempre fatto, chiedi a Lorenzo, Max, Ama, Gerry…».
Di Misano Adriatico Cecchetto vuole fare un laboratorio: «Misano potrebbe essere una cittadella-laboratorio per un turismo diverso da quello della costa adriatica. Quando proposi Radio DeeJay sette anni dopo la nascita delle radio libere mi dissero: “Ma andiamo, Cecchetto un’ altra radio?” E poi, infatti s’ è visto..». E le sue idee politiche, ogig che si candida con una lista civica? «Da giovane facevo i cortei con la sinistra, ma davvero ho più guardato sempre agli uomini che alle loro ideologie. Se però mi parli di modelli tout court, certo. A 66 anni posso dire che il modello è la mia vita, da Sanremo a Radio DeeJay ai grandi talenti scoperti. E, escluso me, il modello è Renzo Arbore. È da quando ho vent’ anni mi dicono che sono il nuovo Arbore…»