Caso scontrini, Ignazio Marino assolto in Cassazione: «Il fatto non sussiste»

9 Apr 2019 20:32 - di Redazione
marino scuse

Assolto in Cassazione l’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, per il “caso scontrini”. I giudici della VI sezione penale hanno annullato senza rinvio la sentenza di condanna di secondo grado «perché il fatto non sussiste».

Il pg Mariella De Masellis nell’udienza di questa mattina aveva sollecitato l’assoluzione «perché il fatto non sussiste». La sentenza di secondo grado, secondo il pg della Suprema Corte, andava annullata senza rinvio. Richiesta accolta dopo una lunga camera di consiglio dai giudici della Cassazione. Dopo l’assoluzione in primo grado da tutte le accuse, Marino l’11 gennaio dello scorso anno era stato condannato a due anni dai giudici della terza sezione della Corte d’Appello di Roma. Oggetto del procedimento per peculato e falso erano una cinquantina di cene pagate attraverso l’utilizzo della carta di credito che gli fu rilasciata durante il suo mandato dall’amministrazione capitolina. Anche nel secondo grado di giudizio era stata confermata, invece, l’assoluzione per l’accusa di truffa per le consulenze della Onlus Imagine.

«Giustizia è stata fatta». ha commentato l’avvocato Enzo Musco, difensore dell’ex sindaco di Roma. «Sono contento che il procuratore generale abbia integralmente sposato la nostra tesi difensiva ed abbia ricordato a noi tutti l’autonomia della valutazione giuridica. Il che vuol dire che il giustizialismo politico – sottolinea – deve rimanere fuori dalle aule dei tribunali. Gli accusatori politici e materiali di questo processo rappresentanti dell’attuale amministrazione comunale erano gravemente in malafede e a tal proposito – ha aggiunto – invito a rivedere quel video di De Vito pubblicato il 2 ottobre del 2015 dove si evincono le modalità con le quali si volevano acquisire i documenti contabili della Giunta Marino. Finalmente oggi è stato restituito l’onore che merita al professor Marino».

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