Brutto colpo per la Boldrini e Vauro: Salvini entra nei “magnifici 100” del Time
La notizia non farà molto piacere alla Boldrini e a Vauro. Secondo il Time, Matteo Salvini è tra le 100 personalità più influenti nel 2019. Il suo nome appare assieme a quello di Papa Francesco, Donald Trump, Xi Jinping, Jair Balsonaro. Sovranista sì, populista anche. Secondo i buonisti, razzista e intollerante. Ma con un potere che i suoi nemici giurati non hanno. O hanno perso per manifesta incapacità. Il riconoscimento viene accolto dal leader della Lega con soddisfazione: «Ne sono orgoglioso, al di là del Time, sono orgoglioso della fiducia degli italiani». E aggiunge: «Vuol dire che male non stiamo lavorando».
Steve Bannon “presenta” Salvini
Il ritratto di Salvini al Time viene fatto da Steve Bannon. E inizia con queste parole: «Venne, vide, andò in diretta su Facebook». Per l’ex capo stratega della Casa Bianca, il vicepremier leghista è «il più anticonvenzionale dei politici. Ha condotto la più anticonvenzionale delle campagne, un turbinio di comizi, discorsi, energia, tutto catturato in diretta sui social media, con un budget ridottissimo, con coraggio e determinazione». Il messaggio lanciato dal leader leghista, per Bannon è chiaro: «Bruxelles non avrebbe più dettato la politica di immigrazione; il “Partito di Davos” non avrebbe più deciso sulla sovranità italiana; le elite europee non avrebbero più messo a tacere i cittadini italiani». Per questo, scrive Bannon, «Matteo Salvini ha resuscitato l’orgoglio nazionale dell’Italia». La «vera visione» di Salvini, prosegue Bannon, è stato «formare un governo con gli anti-establishment del Movimento 5 Stelle, facendo in modo che per la prima volta nella storia, una grande potenza industriale ha messo insieme la destra e la sinistra, i populisti e i nazionalisti». L’esercizio del governo, scrive Bannon, «è stato difficile». Al di là dei successi sul fronte immigrazione, «sulle questioni più impegnative, come l’economia e la direzione da imprimere al Paese, è stata molto dura». Partendo da «origini umili», Salvini è ora «il politico di cui più si parla in Europa, e entro la fine di maggio, dopo le elezioni parlamentari europee, potrebbe anche diventare il più potente», conclude Bannon.
Presenza record di donne, c’è anche Taylor Swift
Nella lista dei 100 si registra anche la presenza record di donne. Sono infatti 48, a un soffio dalla metà esatta, le signore entrate nella lista che il magazine americano pubblica ogni anno dal 2004, anno in cui, come ha ricordato in un’intervista il direttore Edward Felsenthal, le donne erano 24. Presenze raddoppiate in 15 anni che «in qualche modo riflettono la nostra società, e l’anno straordinario per le donne scelte», ha aggiunto. E sono dedicate a donne quattro delle sei diverse copertine che la rivista, tra le quali spicca Nancy Pelosi, la Speaker democratica della Camera, regista della vittoria dem alle elezioni di mid term, il cui ritratto è stato affidato ad Hillary Clinton che la descrive come «la prova vivente del fatto che quando bisogna avere dei risultati, nella maggior parte dei casi è necessaria una donna». La lista comprende anche il nome di Taylor Swift. Di lei ha parlato Shawn Mendes: «Riesce a far sembrare facile scrivere canzoni che milioni di persone adorano. Sono stato così fortunato a poter aprire i suoi show negli stadi. E ho presto capito che la magia di Taylor Swift non arriva dalle luci, dai ballerini o dai fuochi d’artificio (anche se sono incredibili), ma arriva dall’elettrizzante connessione che ha con la gente che va a vederla. C’è un sentimento travolgente nell’aria».