Brexit nel caos. L’Ue avverte: «Un’uscita senza accordo del Regno Unito è sempre più vicina»

2 Apr 2019 10:48 - di Redazione

Ancora impasse sulla Brexit. L’Ue avverte che in mancanza di accordo la prospettiva del no deal è sempre più vicina. «Un’uscita senza accordo del Regno Unito dall’Ue diventa ogni giorno più probabile». A dichiararlo è il negoziatore dell’Unione europea per la Brexit, Michel Barnier, intervenuto a Bruxelles a una conferenza il giorno dopo che i deputati britannici hanno bocciato, per la seconda volta, tutte le alternative all’accordo sulla Brexit, firmato dalla premier Theresa May.

«Una Brexit senza accordo non è mai stato il mio auspicio ma diventa ogni giorno più probabile. L’Ue dei 27 è ora pronta a far fronte a questa ipotesi», ha detto ricordando che «abbiamo già un accordo e che è stato concluso da Theresa May, il governo britannico, il Consiglio europeo e il parlamento europeo il 25 novembre scorso, quattro mesi fa». Di qui l’invito sostanziale ad approvare l’accordo che piace alla premier britannica. «Abbiamo cercato di fare in modo che il Regno Unito potesse lasciare l’Ue il 29 marzo, come il Regno Unito aveva previsto. Se il Regno Unito vuole ancora lasciare l’Ue in modo ordinato, questo accordo, questo trattato è e sarà l’unico». Quanto a una proroga, il capo negoziatore Ue ha osservato che qualsiasi tipo di rinvio comporta «rischi significativi per l’Ue» e ha ripetuto che comunque occorre «una forte giustificazione» per cui l’Ue la accordi al Regno Unito.

«La Camera dei Comuni ha di nuovo votato contro tutte le opzioni. Una hard Brexit diventa quasi inevitabile. Mercoledì il Regno Unito avrà l’ultima possibilità di rompere lo stallo o di affrontare l’abisso». Lo scrive su Twitter il coordinatore del Parlamento europeo sulla Brexit, Guy Verhofstadt, dopo la bocciatura da parte dei deputati britannici delle 4 alternative all’accordo con l’Ue di Theresa May.

Dopo il no della Camera dei Comuni alla ricetta soft, la May ha deciso di riunire  il governo nel disperato tentativo di salvare la sua versione di accordo sul divorzio dall’Ue. I ministri si incontreranno «per una riunione di governo politica»: sul tavolo le opzioni aperte al momento, quella di un no deal, un’uscita senza accordo il 12 aprile, di nuove elezioni politiche, di un secondo referendum. Stando alle anticipazioni del Times, il cancelliere dello scacchiere Philip Hammond esorterà il governo a formulare una propria proposta di compromesso, o in alternativa ad ammettere che il Parlamento ha fallito e decidere a questo punto di sottoporre la questione un’altra volta agli elettori con un referendum, perché il partito e il paese non si possono permettere nuove elezioni. Hammond ha già definito recentemente un secondo referendum  «una proposta perfettamente coerente che merita di essere presa in considerazione». May potrebbe infine decidere di presentare ai Comuni per la quarta volta il suo piano, già bocciato in tre precedenti occasioni, legandolo questa volta ad un voto di fiducia sul governo, un’ozpione “kamikaze” per molti parlamentari.

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