Berlusconi: «Putin è fondamentale per resistere alla Cina comunista»
«Non pongo limiti, gli italiani mi hanno sorpreso positivamente tante volte». Così, Silvio Berlusconi, in un’intervista all’Adnkronos, risponde alla domanda su quanti voti si aspetta per Forza Italia alle Europee di maggio, una competizione che lo vedrà di nuovo candidato. «Ci sono molti sintomi del fatto che le persone si stiano risvegliando dall’ondata di emozioni irrazionali che ha portato alla nascita di questo governo. Quello che mi aspetto in ogni caso – e che considero veramente importante – è di andare in Europa per cambiarla, dall’interno del maggiore partito politico europeo, il Ppe», sottolinea il leader degli azzurri. «Queste elezioni sono proporzionali, non si ragiona per coalizioni. Ogni voto in più a Forza Italia è un voto che avvicina la caduta del governo, e naturalmente conferma che il centrodestra è la vera maggioranza naturale fra gli italiani».
Berlusconi: «Il governo gialloverde da bocciare in tronco»
«Il peggiore giudizio possibile per il governo M5S-Lega», dice Berlusconi. «La vicenda della Tav è il simbolo delle contraddizioni e della paralisi di questo governo, ma i cantieri bloccati o mai partiti sono moltissimi, da sud a nord. I Cinquestelle non si rendono conto – e la Lega non può o non vuole imporsi – del fatto che il nostro Paese soffre di un gravissimo deficit di infrastrutture, che questo scoraggia gli investimenti in Italia e che rende molto più difficile per le aziende italiane competere. Questo anche senza considerare il i seri problemi che ne derivano per la sicurezza nei trasporti. Investire in infrastrutture significa creare posti di lavoro nell’immediato e ancora più in prospettiva perché le infrastrutture sono condizioni necessarie alla crescita. Ma questo è contro la cultura dei grillini, che rifiutano la modernità, la tecnologia, il mercato e che nonostante le apparenze stanno dettando la linea del governo su tutte le principali questioni».
Il rischio Cina e il ruolo di Putin
«Cercherò di convincere il Ppe ad abbandonare l’alleanza con la sinistra che ci ha portato ad avere l’Europa attuale», puntualizza Berlusconi, «quella della austerità e delle regole burocratiche ormai invisa alla maggioranza dei cittadini europei e a riprendere invece il progetto dei padri fondatori che volevano un’Europa più unita con un’unica politica di difesa. È ancora da lì – sottolinea l’ex premier – che bisogna partire mettendo insieme tutte le forze armate di tutti gli Stati europei per far diventare l’Europa una potenza militare in grado di sedersi al tavolo delle altre potenze, Stati Uniti, Federazione Russa e Cina là dove si decidono i destini dei popoli del mondo. E nello stesso tempo, una Europa così fatta potrà assumere il ruolo dell’Occidente, oggi dopo le ultime decisioni del presidente Trump e le sanzioni europee alla Russia per la vicenda Crimea, un Occidente oggi assolutamente “sgranato” diviso. E solo un Occidente unito, che abbia recuperato a sé la Russia di Putin, che per cultura, storia, religione è un Paese assolutamente occidentale, potrà essere in grado di resistere, con i suoi valori, al progetto egemonico globale della Cina totalitaria e comunista, che per numero di abitanti, estensione territoriale (considerata anche la colonizzazione dell’Africa in corso) potenza economica e militare non potrebbe essere contrastato da nessun singolo Paese, anche più forte dell’Italia». Quindi, rafforzamento dell’Occidente attraverso il ”recupero” della Russia e una Unione europea più forte, anche con forze armate comuni, per sedere al tavolo delle grandi potenze: «Questo è il progetto che cercherò di portare avanti con la mia esperienza e con l’autorevolezza di cui ancora godo nel Ppe, per far sì che l’Occidente non soccomba in questa sfida con il modello cinese, una sfida pericolosissima non solo sul piano della convenienza economica ma anche su quello del modello di civiltà», conclude Berlusconi.
Avrà molti difetti ma in politica estera Berlusconi è l’unico politico italiano ad avere le idee chiare che condivido pienamente