“Bella ciao” cantata e ballata dai bimbi di un asilo a Bologna: la rabbia dei genitori
Ci risiamo. Era già accaduto a Napoli, in una scuola elementare, con Bella Ciao cantata alla recita di Natale. Ora è la volta di un asilo nido comunale di Bologna, il “Pezzoli”, con i bambini chiamati a ballare sulle note dei partigiani. I genitori non hanno gradito. Anzi, hanno fatto senitire forte la loro protesta. Il padre di un bimbo ha raccontato l’episodio in una lettera alla stampa. L’uomo, come riportato dal Corriere della Sera, ha raccontato che è andato a prendere il figlio al nido – frequentato quindi da bambini dai 18 ai 36 mesi – ed è rimasto interdetto nel sentire la musica e il testo di Bella Ciao arrivare da uno stereo. I bambini avevano ballato sulle note della canzone dopo aver mangiato. Il papà ha chiesto spiegazioni: il Comune – contattato dal quotidiano – ha chiarito che si tratta di un cd con varie filastrocche e che tra le tante canzoni si trova anche Bella Ciao. «I bambini dobbiamo lasciarli fuori da queste cose, perché è successo?», si è chiesto il genitore. «Ci sono centinaia di canzoni per l’infanzia, più adatte a quell’età». Da Palazzo d’Accursio viene spiegato che si tratta di un caso fortuito senza alcuna connotazione politica». Immediate le reazioni politiche: «Solo nella Rossa Bologna – ha detto il consigliere comunale Francesco Sassone, come si legge sul Corriere – può accadere che l’amministrazione comunale trovi normale e giustificabile che in un proprio nido si faccia ascoltare e cantare a bambini di poco più di due anni una canzone il cui testo, oltre ad avere chiari ed espliciti connotati politici che non devono e non possono entrare non solo in un nido, ma anche nelle scuole, non si può ritenere adatto a bambini di quell’età».
Quanta ignoranza da parte di questi genitori, bella ciao è il canto dei partigiani che hanno liberato l’Italia dal nazi-fascismo