Bandiere di Tito a Trieste, Fedriga: “Squallidi. La sinistra umilia morti e dolore”
Bandiere di Tito a Trieste “in un luogo che dovrebbe essere di unità e di ricordo”. E il Pd che è preso da un attacco di afasia. Questo 25 aprile oltre a essere diventato una sagra paesana rivela aspetti vergognosi. Implacabile la rabbia di Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia. “Chi ha partecipato alla manifestazione” dell’Anpi, della Cgil e delle altre associazioni partigiane e “di organizzazioni di sinistra” oggi a Trieste, “testimonia di non volere celebrare la festa della Liberazione, di non volere celebrare i morti, le sofferenze e la disperazione che ci sono state durante e dopo il secondo conflitto mondiale, ma vogliono invece mettere una bandiera partitica. Reputo questa cosa inaccettabile”, ha ribadito Fedriga, a margine della cerimonia alla Risiera di San Sabba.
Fedriga:”La sinistra umilia morti e dolore”
Il sindaco di San Dorligo della Valle (Trieste), Sandy Clun, ha tra l’altro ricordato la mozione recentemente approvata dal Consiglio regionale del Friuli con cui l`Aula chiedeva di sospendere ogni contributo finanziario a soggetti pubblici o privati che negano il dramma delle Foibe e dell’ Esodo. Fedriga pertanto ha commentato: che in “un luogo che dovrebbe essere di unità e di ricordo”, “le istituzioni vengono utilizzate da rappresentanti della sinistra anche in discorsi ufficiali per fare politica, umiliando morti e sofferenze“. Ancora: “Penso che rievocare sofferenze per interesse partitico sia di uno squallore infinito”. Vergognose, sostiene Fedriga, anche le bandiere titine e della Palestina che si sono viste fuori dalla Risiera che vogliono umiliare i milioni di morti ebrei.. “Mi sorprende – conclude il governatore – che il Pd per convenienza partitica non condanni questi gesti, ma anzi si divida in due nelle manifestazioni”.