Attivista anti-polizia di sera, in cattedra di giorno: denunciata la prof guerrigliera
E’ un’attivista sfegatata dei centri sociali di Padova: ai cortei si scontra con le forze dell’ordine ma al mattino sale in cattedra. Stiamo parlando della professoressa di matematica Maria Giachi che è stata indagata per resistenza a pubblico ufficiale. La preside dell’istituto Alberti di Abano Terme, dove insegna, ha incontrato la docente per un chiarimento e sul suo conto è scattata un’indagine interna. Dall’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan è arrivata una dura condanna per ciò che è successo: «Attendo l’esito dell’indagine interna. Se quel tipo di comportamento sarà confermato, credo che la docente vada allontanata dall’ambiente scolastico. Certi atteggiamenti sono incompatibili con il ruolo di insegnante”.
Chi è la prof denunciata
“Femminista convinta – scrive Il Gazzettino – aderente al movimento “Non una di meno”, partecipa alle iniziative della Marzolo Occupata, ex centro sociale Gramigna. Venerdì è scesa in piazza accanto agli attivisti del centro sociale Pedro per rispondere al corteo di Forza Nuova. Ha sbandierato fiera le sue battaglie «a favore dell’aborto e contro i neofascisti», ma è accusata di aver scalciato e sputato verso le forze dell’ordine, dopo aver tentato di forzare il cordone di blocco”. Non solo: a febbraio 2016 era finita agli arresti domiciliari, tornando in libertà dopo poche settimane. I suo compagni la difendono a spada tratta: «È scesa in strada ribadendo che per i fascisti in questa città non ci può essere spazio. Punto e basta» è il commento più diffuso nell’ambiente dei centri sociali.
Il commento di Salvini
Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro degli Interni Matteo Salvini: ”Ha insultato la polizia, insieme alla compagna, e per questo ha rimediato una denuncia. La signora, già nota alle Forze dell’ordine e attiva nei centri sociali di Padova, è anche insegnante di matematica in una scuola di Abano Terme. Sono sbalordito: una persona del genere può fare l’educatrice? Cosa dirà in classe?”. E’ il commento del ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “Pochi giorni fa era stata pizzicata mentre imbrattava con dello spray alcuni muri del centro cittadino. La scuola di questa signora ha avviato un’indagine interna: io colgo l’occasione per esprimere solidarietà e stima alle nostre forze dell’ordine. Nessuno – conclude Salvini – può permettersi di insultare le nostre donne e uomini in divisa”.
“Non basta fare appello alle proprie competenze e invitare ad assistere alle sue lezioni. Uno dei valori fondamentali nell’insegnamento e nell’educazione è quello dell’esempio. Sicuramente aggredire le forze dell’ordine, sputarvi contro e urlargli ‘vi odio’, non è un esempio di buona maestra, anche se questa fosse il genio indiscusso della matematica”, così il segretario del Sap Stefano Paoloni ha commentato il caso di