Alimenti, in arrivo i cibi per chi fatica a deglutire. La nuova dieta nasce in ateneo
Addio ai cibi “punitivi”, incolori e insapori, ai quali sono costretti oggi i malati di disfagia, l’incapacità a deglutire correttamente. Un disturbo che secondo le stime colpisce in Italia circa 6 milioni di persone, con punte del 20 per cento sopra i 50 anni, del 45 tra gli over 75enni e del 60 negli anziani più fragili. Per questi pazienti, che mangiando vanno incontro a rischi gravi fino alla malnutrizione in 6 casi su 10, arrivano degli alimenti ad hoc messi a punto all’università di Pavia. Cibi cotti sottovuoto a bassa temperatura, calibrati in consistenza e grammature, sicuri ma anche nutrienti, di aspetto gradevole e colore brillante, gustosi e diversi ogni giorno della settimana. Una “dietoterapia” che in uno studio si è dimostrata efficace in 3 mesi. I nuovi cibi saranno classificati come “alimenti a fini medici speciali” (Afms) e le spese di acquisto potranno essere detratte al 19 per cento. Dalla necessità di emettere un colpo di tosse per liberare la gola chiusa, al rischio che il cibo finisca aspirato dalle vie aree, fino alla malnutrizione. Questo può accadere a chi soffre di disfagia quando mangia, ricordano gli esperti riuniti oggi a Milano per il convegno Disfagia una patologia. La nutrizione una risposta. Il disturbo consiste nella capacità ridotta o alterata di masticare il cibo e inghiottirlo facendo progredire correttamente il bolo alimentare nel tratto gastrointestinale.