25 aprile, Modena sfregiata dagli anarchici. L’ira dei cittadini: «Il corteo poteva essere fermato»

26 Apr 2019 12:20 - di Alberto Consoli

Costa cara a Modena la manifestazione del 25 aprile degli anarchici che hanno messo a fuoco e fiamme la città, devastando vetrine e imbrattando il monunento in ricordo delle foibe. A quanto si apprende, ammonterebbero a decine di migliaia di euro, in via ancora di quantificazione, i danni provocati dai 300 delinquenti che hanno tenuto in scacco la città  contro l’apertura del Cpr, il Centro di permanenza per i rimpatri.

Sfregiato il monumento alle foibe

Il 25 aprile trasformato in un varco per assediare e devastare una città. Siamo alla follia. Decine di vetrine di esercizi commerciali sono state imbrattate con scritte oltraggiose e di minacce contro il governo e le forze dell’ordine, così come telecamere di sorveglianza, scuole (colpito l’istituto Pasquale Paoli e il liceo Tassoni) e banche, tra l’ira degli esercenti, la fuga dei turisti e lo sdegno dei cittadini. Sdegno che ha raggiunto il culmine quando è stato sfregiato, lungo Porta Bologna anche il cippo commemorativo per i carabinieri caduti per la patria.

Danni per decine di migliaia di euro

Danneggiato anche il monumento in memoria delle vittime delle foibe, in piazzale Natale Bruni, e una sede del Pd in viale Gramsci. Intanto iniziano già le polemiche per l’accaduto. Sotto accusa, da parte di molti cittadini (ma irritazione filtra anche dal Comune), Prefettura e Questura – le sole ad avere l’autorità di reagire al caos scatenato dagli antagonisti – per la linea decisa nei confronti dei manifestanti, considerata troppo morbida, e per non aver ordinato a polizia e carabinieri di reagire, eventualmente con cariche, agli episodi di vandalismo.

Commercianti infuriati: «i danni li ripagheremo noi…»

Ordine che non è arrivato, sembrerebbe, per non aumentare l’escalation di violenza dei manifestanti. ««E’ un’offesa alla città, ora bisogna scoprire chi li ha mandati», ha tuonato contro gli anarchici il sindaco Gian Carlo Muzzarelli che ha promesso: «Faremo ripulire i muri al più presto, ridaremo dignità ai monumenti violati e ripristineremo la funzionalità delle telecamere oscurate, ma la spesa sarà ingente e, a preoccuparsi, ora, sono soprattutto i commercianti non assicurati per questo tipo di eventi».

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