Tre mesi fa l’incidente aereo identico della Lion Air: sospetti sul Boeing 737 Max

10 Mar 2019 13:09 - di Paolo Lami
L'incidente del Boeing 737 Max della Lion Air a Giacarta

Per il modello di aereo – un Boeing 737 Max – il tipo di incidente – pochi minuti dopo il decollo – i  dati della rete ADS-B riscontrati oggi da Flightradar24 – un rateo di salita instabile e altalenante durante il decollo – e, infine, anche la vita operativa della macchina – pochi mesi, praticamente nuova – l’incidente aereo di oggi in Etiopia a causa del quale sono morte 157 persone, 6 minuti dopo il decollo da Addis Abeba, appare praticamente identico a quello accaduto il 29 ottobre 2018 alla compagnia indonesiana a basso costo Lion Air quando sempre un Boeing 737 Max praticamente nuovo di zecca – con 2 mesi di vita operativa e 800 ore di volo – precipitò in mare inabissandosi in 35 metri d’acqua poco dopo il decollo da Giacarta con 181 passeggerifra cui l’ex ciclista italiano 26enne Andrea Manfredi – e 8 membri dell’equipaggio: anche in quel caso non vi furono sopravvissuti.

In quel caso i due piloti del volo JT610 della Lion Air diretto all’aeroporto Depati Amir di Pangkal Pinang, che avevano grandissima esperienza -uno 6.000 ore di volo, l’altro 5.000 – avevano riscontrato problemi sull’aereo mentre stavano effettuando la salita verso la quota di crociera e avevano chiesto e ottenuto di rientrare all’aeroporto Internazionale di Giacarta Soekarno Hatta dal quale erano partiti ma non fecero in tempo.

Quando il Boeing 737 Max della Lion Air era precipitato in mare le condizioni meteorologiche erano sicure. “C’era un po’ di nuvolosità, ma nulla che potesse mettere in pericolo il volo”, aveva spiegato Dwikorita Karnawati, direttrice dell’Agenzia meteorologica indonesiana.

L’analista dell’aviazione della Cnn, Peter Goelz, ex-presidente della US National Transportation Safety Board, cioè l’Agenzia governativa statunitense che si occupa di trasporti e di incidenti aerei, aveva fatto notare come lo schianto di un velivolo nuovo di questo tipo fosse una cosa “molto insolita”.

Le indagini accertarono poi che, durante il volo precedente, quello stesso velivolo volava ad una velocità e ad un’altezza altalenanti e, anche in quel caso, il pilota del Boeing 737 Max aveva richiesto di rientrare, in quel caso all’aeroporto Ngurah Rai di Bali da cui era partito il volo, a causa dei problemi riscontrati, ma l’allarme era poi cessato ed il volo era giunto in sicurezza a destinazione.

Gli esami successivi dei tecnici della Lion Air avevano accertato che le problematiche riguardavano i sensori di velocità ma la questione sembrava risolta per cui era stato dato il via libera al Boeing 737 Max che, poi, nel volo successivo era, invece, precipitato.

Le ulteriori indagini condotte sui registri dalla scatola nera avevano poi accertato che vi erano problemi nell’indicatore di velocità del velivolo e che questo problema aveva interessato gli ultimi 4 voli di quel Boeing 737 Max nuovissimo – 2 mesi di vita operativa, visto che era stato consegnato alla compagnia ad agosto ed era precipitato a ottobre – della Lion Air.

Ora il nuovo incidente dello stesso modello di aereo, anch’esso nuovissimo, anch’esso poco dopo il decollo, anch’esso con le stesse modalità, del Boeing 737 dell’Ethiopian Airlines in una condizione di meteo ottimo con una visibilità di 9999 metri, una temperatura di 18 gradi e un vento di 10 nodi .

L’Ethiopian Airlines è considerata una delle migliori compagnie africane in termini di sicurezza sebbene nel 2010 un suo aereo con a bordo 90 persone precipitò nel Mar Mediterraneo dopo il decollo da Beirut, in Libano e, anche in quel caso, non vi furono sopravvissuti.

Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori del disastro di oggi, quindi, più che la compagnia, finisce il modello di aereo, quel Boeing 737 Max che ha fatto 189 morti a Giacarta 4 mesi fa e 157 oggi in Etiopia..

Sui Social che trattano di aviazione il coro verso la Boeing sembra essere unanime: “Ground the Max“, mettete a terra la versione Max del Boeing 737. E sono molti a sostenere che nel momento in cui prenotano un volo si accertano prima se sia operato su un Boeing 737 Max e, nel caso, cambiano volo.
Ma saranno le indagini ad accertare davvero come sono andate le cose sul volo ET302 in Etiopia.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *