Torna l’incubo dei pollini per 1 adulto su 3. L’esperto sfata i falsi miti sulle allergie
Primavera incubo per quasi un adulto su cinque (19,5%) e addirittura un under 30 su quattro, colpiti dall’allergia ai pollini, con tutti i suoi fastidiosi sintomi come starnuti a ripetizione e occhi arrossati. Secondo la più recente indagine dell’Associazione nazionale farmaci di automedicazione (Assosalute) ne soffre il 40% circa degli adolescenti, una quota in continuo aumento, che potrebbe arrivare al 50% nel 2022. Per avere un po’ di tregua è possibile mettere in atto alcune strategie che servono a tenere alla larga i malesseri e a godersi il tepore primaverile: “L’importante è evitare di cadere in alcuni errori, tanto diffusi quanto grossolani, e tenersi lontani dalle tante bufale che circolano sull’argomento”, sottolinea Walter Giorgio Canonica, responsabile del Centro di medicina personalizzata Asma e allergie dell’Immuno Center dell’Istituto clinico Humanitas. Nell’aria circolano migliaia di pollini diversi, ma il sistema immunitario subisce solo l’azione di alcuni tipi. “Quando i pollini entrano in contatto con le mucose di occhi, naso, gola, il loro involucro protettivo esterno viene ‘sciolto’ a causa dell’umidità e vengono liberate le proteine presenti all’interno, i cosiddetti allergeni”, spiega Canonica. In chi soffre di allergie “il sistema immunitario identifica erroneamente gli allergeni come potenzialmente nocivi, reagendo in modo eccessivo per combatterli e formando, attraverso una serie di complessi passaggi, anticorpi specifici, le immunoglobuline E (IgE). Così, ogni volta che l’organismo entra in contatto con il medesimo allergene, alcune cellule del sistema immunitario, i mastociti, rilasciano l’istamina, la sostanza responsabile dei classici disturbi allergici”.
Ecco alcuni chiarimenti dell’esperto sui falsi miti che circolano sulle allergie. Le previsioni del meteo contano. La produzione di polline è, infatti, massima nei giorni di sole, soprattutto nelle ore centrali. Per questo è consigliato arieggiare la casa e uscire all’aperto a mattina, prima delle dieci, oppure la sera. I lavori di giardinaggio? Meglio delegarli, evitando anche di stendere il bucato all’aperto. La pioggia è una preziosa alleata contro l’allergia: l’acqua distrugge i pollini, mentre l’umidità favorisce la chiusura delle antere dei fiori, riducendo temporaneamente la liberazione di nuovi granuli. Attenzione, invece, quando è in arrivo un forte temporale, perché nelle fasi iniziali i vortici d’aria possono risollevare i pollini, aumentando il rischio di crisi allergiche. Per avere informazioni di prima scelta è bene affidarsi al Bollettino dei pollini (www.pollineallergia.net) o a quelli Arpav provinciali, che forniscono previsioni settimanali aggiornate quotidianamente.