Tav, l’ultima farsa grillina. Il “consulente” Ponti la boccia per l’Italia ma la consiglia all’Europa
Incredibile ma vero: l’ultima puntata della “sceneggiata” sulla Tav, su cui in queste ore rischia di consumarsi la crisi di governo tra Cinquestelle e Lega, fa registrare uno sdoppiamento della personalità scientifica, quella del professor Marco Ponti, che come consulente del governo, a capo della commissione chiamata a valutare i costi e benefici dell’Alta Velocità, aveva bocciato l’opera, ma che come docente universitaria si prepara a firmare uno studio per la Ue in cui sostiene il contrario. «La realizzazione della Tav Torino-Lione potrebbe essere una delle infrastrutture con effetti occupazionali senza precedenti, riuscendo a creare con tutto il sistema di trasporti europeo almeno 800 mila posti di lavoro», è scritto infatti in un documento consegnato alla Commissione trasporti del Parlamento europeo che verrà presentato nei prossimi giorni a Bruxelles, documento stilato da un gruppo di tecnici guidato dall’ex rettore della Bocconi, Carlo Secchi, che è composto da una società tedesca e anche da una società milanese, la Trt trasporti e territorio srl, che è presieduta da Marco Ponti. Il documento si basa su dati aggiornati agli ultimi scenari macroeconomici e di trasporto. Con il “corridoio Mediterraneo”, che va da Gibilterra a Budapest, lo studio valuta che al 2030 si possa ottenere un risparmio di tempo del 30% per i passeggeri e del 44% per le merci e fra tutti i ‘corridoi’ quello Mediterraneo, di cui fa parte la Tav, è quello che creerà più posti di lavoro, secondo lo studio della Trt di Ponti, lo stesso professore nel cuore dei grillini per aver espresso, anche prima di presiedere la discussa commissione che ha bocciato la Tav, pareri decisamente contrari all’utilità del progetto. Peccato che, secondo quanto sostiene in sede europea la sua società, forse non tutte le sue certezze sono fondate…