Sinti in manette a Castelnuovo: vittime derubate con la tecnica dell’abbraccio

27 Mar 2019 12:16 - di Liliana Giobbi

La squadra mobile della questura di Lucca ha arrestato in flagranza di furto con destrezza due persone di etnia sinti originarie di Sarzana (La Spezia). I due avevano appena sottratto il portafoglio a un anziano ipovedente utilizzando la tecnica dell’abbraccio. L’arresto, operato dagli investigatori di Lucca con la collaborazione di personale del commissariato di Sarzana, è avvenuto a Castelnuovo di Magra (Sp). È lì che i due hanno deciso di colpire avendo individuato la vittima ideale dopo una serie di sopralluoghi e tentativi non andati a buon fine nella provincia lucchese, tra Seravezza e Forte dei Marmi, tra Sarzana e La Spezia. A Castelnuovo di Magra i due ladri hanno notato l’anziano uomo con bastone da ipovedente nel giardino della propria abitazione mentre si accingeva ad uscire in strada per la passeggiata mattutina. Uno dei due malviventi è rimasto a bordo dell’auto, il secondo ha raggiunto la vittima e, fingendo di conoscerla, l’ha abbracciata affettuosamente tastandola in più parti del corpo. L’anziano, confuso, ha chiesto chi fosse lo sconosciuto; il malvivente lo ha apostrofato accusandolo di non ricordarsi di un amico e, immediatamente dopo, è fuggito via salendo a bordo della macchina che stava ad attenderlo. Pochi minuti dopo l’anziano signore si è reso conto del furto del portafogli.

La tecnica dell’abbraccio e il bottino dei ladri

Gli operatori della squadra mobile, da giorni sulle tracce dei due ladri che usavano la tecnica dell’abbraccio. C’erano stati alcuni episodi successi a Lucca e da qualche ora avevano individuato la macchina usata dai malviventi. La seguivano costantemente. Notata la sosta sospetta in prossimità dell’abitazione di Castelnuovo di Magra, hanno fermato l’auto e trovato i due malviventi con la somma di duecento euro contenuta nel portafoglio appena sottratto all’anziano. I ladri sono stati arrestati e sottoposti agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima. Gli investigatori della polizia di Lucca hanno il sospetto che i due ladri siano coinvolti in altri quattro episodi, consumati con modalità analoghe nella città di Lucca e nella provincia, tra Forte dei Marmi e Seravezza: in alcuni episodi i ladri si sono spacciati per parenti, in altri per vecchi amici, approfittando della vittima, in alcuni casi molto anziana e confusa; dopo averla avvicinata la abbracciavano per salutarla calorosamente e contestualmente e sottraevano collane, bracciali ed orologi.

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