«Siamo pronti per un supereroe gay»: anche Marvel sposa l’ideologia Lgbt

9 Mar 2019 15:54 - di Federica Parbuoni

Potrebbe essere gay il supereroe del prossimo film sugli Avangers. A lasciarlo intendere è stata la capo produzione dell’universo cinematografico Marvel, Victoria Alonso, intervistata dalla rivista Variety di Los Angeles. «Il mondo è pronto», ha risposto al cronista che le chiedeva indiscrezioni in merito, aggiungendo poi che il successo dell’universo Marvel si basa sulla diversità. «Tutto il successo dei Marvel Studios è dovuto alla presenza di persone che sono incredibilmente differenti fra loro. E d’altronde perché non dovrebbe essere così? Perché dovremmo essere riconosciuti solo da un determinato genere di persone?», ha sostenuto Alonso.

Il prossimo Avenger sarà gay?

La rivelazione, o presunta tale, è arrivata nel corso della presentazione di Captain Marvel, uscito nelle sale tre giorni fa, parlando della prossima pellicola, The Eternals, ed è stata accompagnata da rumors secondo i quali la produzione si sarebbe già messa alla ricerca del o dei protagonisti. Requisiti richiesti allo stato attuale: età compresa tra i 30 e i 49 anni e un aspetto da supereroe, vale a dire un fisico prestante. «Siamo impegnati nella ricerca del miglior cast possibile per Gli Eterni e quando potremo e saremo pronti ad annunciarlo lo faremo», ha detto Alonso, aprendo la strada ad ulteriori illazioni: a essere gay sarà il personaggio o l’attore che lo interpreterà? E lo sarà in modo esplicito o sarà una narrazione della narrazione, come avvenuto quando J. K. Rowling, a saga di Harry Potter ormai conclusa, rivelò che Albus Silente era gay ed era stato innamorato di Gellert Grindelwald (salvo poi lasciarlo appena ipotizzare nella realizzazione di Animali fantastici)?

La Marvel ne parla da anni, ma…

All’interno della stessa Marvel, del resto, sembrano esserci sensibilità diverse. Perché se ad accarezzare le velleità dell’universo Lgbt di vedersi rappresentato in veste di supereroe non c’è solo la Alonso, è anche vero che il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, è apparso più cauto. Di una possibilità del genere parla dal 2015, ma nel frattempo una decina di film è arrivata nelle sale – con grandissimo successo di pubblico – senza che se ne facesse una questione gender. E, d’altra parte, l’orientamento sessuale degli Avengers è argomento assolutamente non dirimente rispetto alla loro identità di supereroi.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Paola Datodi 9 Marzo 2019

    se è un attore sai che novità… un tempo quelli che interpretavano personaggi virili dovevano sposarsi per finta per non deludere i e specie le fans, vedasi Rock Hudson. Non pochi hanno interpretato i ruoli più svariati e se sono bravi cosa importa? E’ il personaggio che conta, e qui mi sa che intendono un personaggio, se di quelli già noti nella saga – e allora…sorpresa!- o inventato di sana pianta non sappiamo. Ma si approfittano che non c’è più il vecchio fondatore Lee che forse non avrebbe approvato?

    • Francesco Storace 10 Marzo 2019

      Chissà