Saviano mobilita gli intellettuali di sinistra contro Salvini, lui lo gela: «Mi ha offeso, deve pagare»
«Saviano si è offeso, mi ha attaccato e ha fatto un video. Dice di aver fatto soltanto una critica politica al ministro. Ma lui mi chiama ministro della Mala vita e questa non è critica politica». Non fa sconti allo scrittore di Gomorra il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, a Pomarico (Matera), il giorno dopo l’annuncio – dello stesso Saviano – dell’avvio di un processo a suo carico per quell’offesa rivolta al leghista. Il processo si farà, sarà un giudice a decidere se quella espressione usata da Saviano è “critica politica” o banale insulto da risarcire.
Saviano, intanto, dalle pagine di Repubblica lancia un appello agli intellettuali di sinistra affinché si indignino contro Salvini per averlo denunciato. Tra coloro che hanno risposto, anche lo scrittore iraniano messo al bando dai musulmani, Salman Rushdie, che parla a nome di tutti: «Noi scrittori saremo sempre schierati con Saviano. Condanniamo quest’ultimo, vergognoso attacco ai suoi diritti». E cita la libertà di espressione, che in questo caso sembra più una libertà di offendere. Tra i firmatari dell’appello in suo favore, c’è anche l’editore francese Antoine Gallimard, Aurélie Filippetti, ex ministra della Cultura di Parigi, lo scrittore inglese di origini pakistante Kureishi-