Salvini rompe con gli industriali: “Siete solo gufi”. La replica: la crescita zero è reale
Crescita zero per l’Italia nel 2019. Dopo i dati allarmanti sul galoppo del debito pubblico, arriva il Rapporto di primavera del Centro Studi di Confindustria a disegnare un futuro al palo per il nostro Paese. I dati di primavera presentati, infatti, rivedono al ribasso di 0,9 punti le stime sul Pil elaborate appena lo scorso ottobre. Sei mesi pesanti per l’economia italiana, tra “l’aumento dello spread e una manovra non orientata alla crescita”, durante i quali la domanda interna è sostanzialmente crollata, e gli investimenti privati hanno registrato, dopo anni di aumento un -2,5%. Gli imprenditori chiedono a gran voce “misure di stimolo”. Il quadro non è incoraggiante e Matteo Salvini, consapevole delle ombre che gravano sull’immagine del governo, parla come Matteo Renzi e evoca i “gufi”. Ma dagli Usa Luigi Di Maio mostra un altro approccio: “Le preoccupazioni di Confindustria sono le nostre”, ammette. E chiarisce ancora meglio il concetto: “L’epoca dei gufi era quella di Renzi”. Il quotidiano Il Sole 24 ore l’accenno ai gufi non l’ha preso bene e avverte Salvini: “Ti sbagli, la crescita zero è reale”. Il ministro dell’Economia Tria, dalla Cina, allarga la prospettiva e dice di temere una crisi finanziaria globale che può nascere da un rallentamento mondiale dell’economia. La frenata in Europa dell’economia tedesca e i segnali preoccupanti in arrivo dalla Cina, come emerge dagli ultimi dati sul calo del 14% annuo (i minimi da fine 2011) dei profitti industriali nel primo bimestre 2019, tracciano scenari complessi.