Salvini incontra Rami e i ragazzi del bus: «Si vergogni chi li ha usati politicamente»

27 Mar 2019 15:20 - di Franco Bianchini

«La cittadinanza a Rami e Adam? Non mi ha convinto Di Maio, mi sono convinto da solo». Così Matteo Salvini ha smentito la ricostruzione prospettata dal vicepremier pentastellato, a proposito della concessione della cittadinanza ai due ragazzi di origine egiziana e marocchina protagonisti nel salvataggio dei loro compagni di scuola dell’incendio appiccato dall’autista dello scuolabus. E l’ha fatto nel giorno in cui ha ricevuto al Viminale i piccoli eroi e i carabinieri intervenuti a San Donato Milanese. Si è detto «disgustato da chi ha usato la vicenda mediaticamente in uno studio tv per avere audience; e politicamente per fare una battaglia di partito».

Salvini: “La cittadinanza è una cosa seria”

«Io accolgo sempre consigli e buone proposte da parte di tutti – ha premesso il vicepremier – ma in questo caso mi sono convinto da solo, dopo un periodo di riflessione necessario per evitare di dire “sì” o “no” a capocchia: la cittadinanza è una cosa seria e si dà quando ci sono tutti gli elementi per concederla». La legge sulla cittadinanza «funziona e non si tocca: si va avanti così com’è», ha poi aggiunto Salvini. «A 18 anni si diventa maggiorenni e si decide di prendere o no la patente e di cambiare o no cittadinanza . In tanti vorrebbero conservare orgogliosamente la loro cittadinanza onoraria senza prendere quella italiana: perché dovremmo imporgliela fin dalla nascita?».

Il gelato da “Giolitti” con i cinque ragazzi

Un gelato in pieno centro, a due passi da Montecitorio, nella rinomata gelateria “Giolitti” Matteo Salvini ha fatto  capolino con Adam e Ramy, i due ragazzi a cui verrà concessa la cittadinanza italiana, e gli altri tre che ha premiato al Viminale. Il vicepremier ha pregato i cronisti di tenersi a debita distanza: «Posso avere la possibilità di offrire un gelato? È una passeggiata privata», ma si forma inevitabilmente il capannello di cronisti e fotografi, oltre ai curiosi che fermano Salvini per un selfie. In jeans e camicia blu, Salvini si è avviato verso la gelateria con i 5 ragazzi scherzando con loro. «Lei è l’unica ragazza in questa mandria di pazzi», ha detto dando un buffetto all’unica studentessa della delegazione arrivata da Milano per essere premiata al Viminale. Di ritorno da “Giolitti”, il vicepremier ha lasciato i ragazzi ai loro insegnanti a metà strada tra Palazzo Chigi e Montecitorio: «Abbiamo i cronisti alle costole, meglio che ci salutiamo qui. Mi raccomando, fate i bravi e in bocca a lupo».

Da Casarini al caso di Tripoli

«Casarini nel transatlantico di Montecitorio assieme a Fratoianni e Orfini? Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei…!», è il commento di Salvini all’incontro riferitogli dell’ex antagonista ora coinvolto nel caso Mediterranea con i due esponenti politici di Leu e Pd.  E il dirottamento a poche miglia da Tripoli di una imbarcazione verso nord con destinazione Malta o Lampedusa «è un primo atto di pirateria, di delinquenza in alto mare». In ogni caso, tiene a sottolineare il titolare del Viminale, «le acque territoriali italiane le vedranno con il cannocchiale».

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