Rinaldi ad Agorà: «Ho un figlio sulla sedia a rotelle. Se un ladro entra gli spacco la testa» (video)
Tiene banco il tema della legittima difesa nello studio di Serena Bortone ad Agorà, su Raitre. E naturalmente il dibattito prende strade che smarriscono la filosofia del provvedimento approvato al Senato. Si tenta di collegare il dispositivo della legge all’acquisto delle armi e al far west che tale legge presupporrebbe. Questione inesistente. C’è malumore e Antonio Maria Rinaldi zittisce tutti gli ospiti contrari al provvedimento fortemente voluto dalla Lega e dal centrodestra. E’ ospite in studio l’economista molto vicino a Paolo Savona che fa una premessa su cui leggendo le carte, c’è poco da obiettare: «Sarà sempre la magistratura a decidere. Ci deve pensare lo Stato però non può esserci la polizia per ogni italiano». La legge approvata consentirà più protezione alle vittime di intrusioni in casa propria rispetto al passato, con il presupposto che la difesa è sempre legittima. Ma a nessuno sembra interessare, tutti preoccuati a sentenziare se la legge abbia o meno i requisiti della incostituzionalità. Per questo Antonio Maria Rinaldi taglia corto ed esplode, rivelando una grave situazione familiare: «Ho un figlio disabile al 100% di 25 anni. E’ su una sedia a rotelle. Se qualcuno entra in casa mia io prendo un mattarello, o una sedia, o una pentola e gliela spacco sulla testa». Chi non farebbe lo stesso? Questo il suo commento riportato anche suli social.
“Sarà sempre la magistratura a decidere. Ci deve pensare lo Stato però non può esserci la polizia per ogni italiano”#legittimadifesa, parla @Rinaldi_euro ora ad #agorarai pic.twitter.com/6ywLq6eVjA
— Agorà (@agorarai) 29 marzo 2019