Renzi torna a seminare veleni: «Letta cova rancore, ma ha perso sempre. Salvini si brucerà presto»
Matteo Renzi torna a seminare veleni (e zizzania) con la scusa di restare in seconda fila, con il ruolo di battitore libero. Le prime stoccate le infligge al suo eterno rivale, a cui indirizzò la frase “stai sereno”, per poi accoltellarlo alle spalle, Enrico Letta, che mai gliel’ha perdonata: «Enrico Letta ha un rancore personale verso di me immortalato nello scatto della campanella. Ma a me hanno insegnato che non si fa politica con i sentimenti», ha detto Renzi a “L’aria che tira”, per poi insistere. «Letta è stato cambiato perché faceva meno 1.7. Quando un allenatore perde tutte le partite non può dare colpa a quello che viene dopo e vince. Se Letta avesse fatto risultati positivi nessuno l’avrebbe toccato», ha aggiunto il senatore Pd.
Renzi poi si è sbilanciato in previsioni nefaste sul governo: «Questione di qualche mese e cambierà il governo perché mettono tasse nuove», per poi preannunciare un proprio disimpegno personale alle Europee: «Fare battaglie in Europa non significa candidarsi al Parlamento europeo. Io farò una battaglia per un’Europa diversa ma non voglio candidarmi».
Inevitabile il duello con Matteo Salvini, a cui l’ex premier, tanto per cambiare, riserva il solito trattamento velenoso: «Io sono stato presidente per tre anni, Matteo Salvini vediamo. In un anno non ha risolto nessun problema. Vediamo chi si brucia prima». L’ex premier del Pd aggiunge che “l’atteggiamento del governo sulla Tav ci fa più male a livello internazionale del Bunga Bunga di Berlusconi” e ricorda: «Nel 2013 dissi che il percorso della Tav era eccessivo, quando sono diventato premier ho ridotto il percorso di circa 20 chilometri e diamo il via libera. Se Di Maio e Salvini accettassero un confronto pubblico, li porterei via con le mie argomentazioni».