Ponte sullo Stretto, l’ira di Musumeci: “Toninelli superficiale, è un galoppino elettorale, smetta di offendere”

26 Mar 2019 17:50 - di Guglielmo Gatti

Non è facile far arrabbiare una persona equilibrata e garbata come il governatore siciliano Nello Musumeci, ma Toninelli ci è riuscito, e non era un’impresa agevole. “Toninelli forse pensa che alla Presidenza della Regione ci sia gente incapace di intendere e volere. Dal ministro pretendiamo rispetto”. A dirlo durante una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans è stato il governatore siciliano, aggiungendo: “Non può continuare a compiere passeggiate dall’amaro sapore elettoralistico frequentando quei cantieri che il governo della Regione con un’azione tenace e incessante ha consentito di diventare vivi dopo un anno di pressioni nei confronti dell’Anas e di Rfi”. E ha aggiunto: “Siamo seriamente preoccupati per la condotta del ministro Toninelli, per certi aspetti simpatico, per altri mi sembra cascato dalle nuvole e lo dico con il proverbiale rispetto che ho per i ruoli istituzionali. La pazienza ha un limite. Si permette di dare ultimatum e avanzare minacce”. Il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, oggi durante un sopralluogo sull’A18, a Letojanni, ha duramente attaccato il Cas. Il pretesto è stato la frana che dal 2015 invade la carreggiata dell’autostrada. “Il Cas ha operato malissimo – ha detto il ministro pentastellato – sono 541 attualmente gli inadempimenti in piedi in seguito alle ispezione fatte dall’ufficio territoriale del Mit”. Pronta la risposta di Musumeci: “La smetta il ministro Toninelli di apparire come un galoppino elettorale e di venire qui a pontificare alla ricerca di consenso elettorale sul lavoro svolto da altri enti. È offensiva l’indifferenza, l’ostilità, la superficialità con cui un rappresentante del Governo nazionale pensa di liquidare un tema così complesso come quello del Ponte sullo Stretto che appassiona e divide le coscienze del popolo siciliano”. “Il ministro non può dire che è offensivo parlare di Ponte sullo Stretto, non glielo consentiamo a casa nostra. Forse è convinto che noi siamo vocati alla politica dell’autarchia? I rapporti di crescita della Sicilia per noi vanno ben al di là dello stretto. Oggi è pressoché impossibile muoversi in Sicilia, ma è importante anche capire come l’Isola si relazione con resto Italia ed Europa”. Piuttosto, dice ancora Musumeci, “si preoccupi il ministro Toninelli di chiedersi perché Rfi da 30 anni non ha ritenuto di fare adeguati investimenti per l’ammodernamento della rete ferroviaria e da oltre 20 anni si parla inutilmente del raddoppio ferroviario Messina-Catania. Da un ministro degno di questo nome ci si aspetta un’azione seria, dirompente”. Non solo: “Il ministro Toninelli si preoccupi di un controllo più efficace su Anas invece di difenderla a spada tratta, la stessa Anas che sulla Catania-Palermo ci ha fatto trovare undici cantieri al momento del nostro insediamento e che tiene nel portafoglio oltre due miliardi di euro della programmazione regionale, molti dei quali ingiustificatamente non trovano investimento”. Musumeci poi annuncia: “Prende sempre più consistenza l’ipotesi di indire un referendum tra i siciliani per capire se il Ponte sullo Stretto, che non esclude il potenziamento della rete autostradale nell’Isola, sia realmente condivisa dal popolo siciliano”.

Commenti

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  • Paolo 27 Marzo 2019

    Gentilissimo Presidente Musumeci, condivido il suo disappunto su quanto dichiarato da Toninelli; sono affermazioni che non sono da prendere in considerazione neppure sotto il profilo elettoralistico perché dimostrano il pressappochismo e l’ignoranza dell’elemento che le ha pronunciate. ” Stu pupu ” non ha la più lontana idea di quali e quanti siano i problemi da affrontare e cercare via via di risolvere che riguardano la nostra Sicilia. Io ci sono nato, ci ho vissuto e ho lavorato in Sicilia e ne conosco diversi aspetti, cosa che
    ” stu pupu ” è incapace di concepire e di poter affrontare. D’altronde Lei mi insegna che la presunzione è l’anticamera dell’ignoranza; e i 5S, in quanto a ignoranza, sono senza rivali.
    Continui a lavorare , Presidente, con la serietà , la volontà e la solerzia che La hanno sempre contraddistinta. Auguri e buon lavoro.