Pensioni, proteste e delusione: «Dovevano tassare le banche e invece tassano noi»

23 Mar 2019 12:53 - di Franco Bianchini

Tra malumori, rabbia e un certo stupore. Gli occhi sono puntati sui prossimi assegni. Mancano pochi giorni e si cerca di capire l’importo che verrà tolto. Da aprile molte pensioni non saranno più le stesse, a partire da quelle di 1500 euro. Come ampiamente, noto, ci sarà infatti il ricalcolo in base ai criteri previsti dalla nuova legge di bilancio. Molti assegni saranno ridotti, alcuni di piccole cifre, altri di cifre più grosse. «Non lo trovo giusto, non devono togliermi nulla, nemmeno un centesimo, perché ho lavorato una vita intera», scrive A. S. su facebook e i commenti (a valanga) sono pressoché identici. La delusione è palpabile. L’Inps ha annunciato che l’operazione di ricalcolo ha riguardato i trattamenti di importo complessivo lordo superiore a tre volte il trattamento minimo. Le posizioni interessate sono circa 5,6 milioni.

FI: invece delle banche tassano le pensioni

«Dicevano di voler tassare le banche e se la prendono con le pensioni da 1.500 euro. Per il conguaglio del periodo gennaio-marzo ci faranno sapere. Dopo le europee naturalmente», ha scritto su twitter Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia. «Ora è ufficiale», ha dichiatato a sua volta Anna Maria Bernini, «sono 5,6 milioni gli anziani che si vedranno decurtare la pensione per effetto della legge di bilancio gialloverde. Il governo, per finanziare reddito di cittadinanza e quota 100, toglierà dalle tasche dei pensionati 2,2 miliardi in tre anni. Un inaccettabile furto di Stato a chi ha lavorato una vita, e tutto in nome della decrescita infelice».

Inizia la mobilitazione dei sindacati

Arriva anche la protesta dei sindacati, con tre grandi assemblee per il prossimo 9 maggio a Padova, Roma e Napoli e una manifestazione nazionale il prevista per il primo giugno in piazza del Popolo a Roma. «L’unica misura messa in campo – denunciano Cgil, Cisl e Uil – è stata quella del taglio della rivalutazione, che partirà dal 1° aprile e a cui si aggiungerà un corposo conguaglio che i pensionati dovranno restituire nei prossimi mesi».

Commenti

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  • Mauro 24 Marzo 2019

    Se 5,6 milioni di pensionati alle prossime elezioni europee negassero la loro partecipazione alla votazione, sarebbe una concreta protesta della massa silente e rassegnata. Meditate gente!!!!!

  • Bianco 23 Marzo 2019

    Ma i sindacati con l’articolo 18 e il blocco delle pensioni di Monti sono mai scesi in piazza così uniti