Nel M5S scoppia il bubbone della “caccia libera”: una proposta di legge fa infuriare gli animalisti e la base
Nel Movimento Cinque stelle l’ultimo “bubbone politico” riguarda i cacciatori. Secondo indiscrezioni dell’Adnkronos, da ambienti governativi del M5S trapela “forte fastidio” per la proposta di legge a prima firma Filippo Gallinella, presidente 5 Stelle della commissione Agricoltura di Montecitorio, sulla semplificazione in materia di agricoltura, caccia e pesca. Il provvedimento – che ha mandato su tutte le furie le associazioni degli animalisti, tra cui l’Enpa – recepisce una richiesta di modifica della legge 157/92 sul controllo della “fauna selvatica” avanzata dalle Regioni, le quali sollecitano l’introduzione della figura dell”operatore abilitato’: una misura che secondo i critici della proposta di legge di fatto autorizzerebbe la “caccia tutto l’anno”.
Ministri e sottosegretari M5S non avrebbero gradito la cosa, bollando la proposta Gallinella come “un’iniziativa personale”. Le associazioni degli animalisti ci stanno massacrando, questa non è la posizione del Movimento, che è sempre stato contrario a una de-regolamentazione della caccia: è il ragionamento che si fa in queste ore in ambienti governativi 5 Stelle. Dal canto suo Gallinella si difende, parlando di “mistificazioni” e attacchi ideologici”.
«Il problema – sottolinea in una nota il parlamentare – esiste e una soluzione va trovata, e ad oggi quella proposta dalla Regioni è l’unica sul piatto. Mi auguro che questo dibattito possa stimolare altre soluzioni e che i ministeri competenti Agricoltura e Ambiente ci aiutino a rispondere all’agricoltore che si trova la vigna distrutta, il campo di grano distrutto… Per non parlare degli incidenti stradali e delle ripercussioni sanitarie se, ad esempio, la “peste suina” portata dai cinghiali dell’est dovesse contagiare i nostri allevamenti di maiali».