«Mi hanno seguito e…»: il racconto da incubo di una ragazza molestata da due stranieri

2 Mar 2019 16:40 - di Luciana Delli Colli

Sono stati momenti da incubo quelli vissuti nel pomeriggio di giovedì da una ventenne di Civitanova Marche, che ha raccontato di essere stata seguita e molestata da due stranieri in motorino, finché non è riuscita a rifugiarsi nel negozio di parrucchiera dal quale era da poco uscita. «Quando mi hanno vista entrare nel negozio sono scappati via in sella allo scooter. Io sono rimasta lì dentro fino a quando i miei non sono venuti a prendermi», ha raccontato la ragazza, rimasta molto scossa da quanto accaduto.

«Ho sentito un motorino che arrivava alle mie spalle…»

L’episodio si è verificato intorno alle 18.45, in via Ariosto, nel quartiere di San Marone. A darne notizia è stato il Corriere Adriatico, riportando la lunga testimonianza della giovane. «Ero uscita dalla parrucchiera e stavo camminando quando ho sentito da dietro un motorino, che arrivava alle mie spalle. In sella erano in due, entrambi sulla trentina, mulatti di carnagione. Erano adulti e non i soliti ragazzini magari alla ricerca di scherzi stupidi: questo mi ha spaventato ancora di più. Mi hanno cominciato a dire “Bella, che fai da sola? Dove vai?”», ha riferito la giovane, raccontando di come ha cercato e, infine, è riuscita a sfuggire ai due.

La fuga dai due stranieri

Si tratta di un racconto che, nella sua semplicità, trasmette tutta l’angoscia che deve aver provato la ragazza. «Io ho fatto finta di nulla, continuando a camminare, come se non li avessi sentiti. E mi sono messa davanti al citofono di una abitazione lungo la strada, facendo finta di dover entrare dentro una casa», è stata la ricostruzione della ventenne, riportata anche dal Messaggero. Ignorarli, però, non è servito a far desistere i due stranieri che, ha detto ancora la giovane, «con il motorino sono andati un po’ più avanti e si sono messi orizzontalmente rispetto alla via, praticamente a tagliarmi la strada». Poi «uno è sceso dallo scooter e mi è venuto incontro: era grande, più alto di me. Mi sono girata, quindi, e ho cominciato a camminare veloce verso la parrucchiera. Lui, però, continuava a seguirmi e, a quel punto, ho cominciato a correre per rifugiarmi il prima possibile all’interno del cancello del salone di acconciatura». «Mi stava davvero vicino. Con il motorino l’altro ha preso la via contromano», ha proseguito ancora la giovane civitanovese, il cui incubo è finito solo «quando mi hanno visto entrare dentro il negozio». Allora i due «sono scappati via in sella allo scooter». Ma la ragazza a quel punto non se l’è sentita di uscire di nuovo da sola e, ha chiarito, «sono rimasta lì dentro fino a quando i miei non sono venuti a prendermi».

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