Linea dura di Londra: revocata la cittadinanza a tutte le donne che si sono unite allo Stato islamico

10 Mar 2019 17:09 - di Redazione

Londra sceglie la linea dura con i foreign fighters inglesi, anche donne, che sono andati a fare i terroristi in Siria. Il governo britannico ha infatti revocato la cittadinanza ad altre due donne che erano sposate con combattenti dello Stato Islamico. Lo rivela oggi il Sunday Times scrivendo che le sorelle Reema e Zara Iqbal, di 30 e 28 anni, hanno perso la loro cittadinanza “dopo essersi sposate all’interno della cellula terroristica legata all’assassinio di ostaggi occidentali”. Le due sorelle, che hanno in tutto cinque figli sotto gli otto anni, fanno parte di un gruppo di almeno 10 donne che hanno lasciato la Gran Bretagna per unirsi allo Stato Islamico che si trovano, insieme ad oltre 20 figli, nei campi di detenzione dei curdi. La notizie sulle sorelle Iqbal arriva dopo le polemiche per la morte nel campo di Al Hol, nel nord est della Siria, del neonato di tre settimane di Shaminma Begun, la 19enne – che era scappata da Londra quando ne aveva 15 per unirsi all’Isis – a cui il governo britannico non aveva permesso di far ritorno in Gran Bretagna. Intanto si apprende che è stata confermata la morte del figlio di Shamima Begum, l’adolescente che nel 2015 ha lasciato la Gran Bretagna per unirsi allo Stato islamico in Siria. Il neonato, Jarrah, è morto giovedì a causa di “problemi respiratori”, ha riferito l’emittente ITV, citando le forze democratiche siriane. Anche l’avvocato della famiglia, Tasnime Akunjee, ha twittato ieri sera che “la sua morte è stata confermata”. In precedenza, il legale aveva detto che c’erano “notizie forti ma non ancora confermate” sul decesso del piccolo, che “era un cittadino britannico”. La 19enne, al centro di un acceso dibattito dopo che aveva chiesto di tornare a Londra per crescere il piccolo dopo che gli altri due figli erano morti per malnutrizione, aveva dato alla luce il bambino a metà febbraio nel campo profughi di Al Hol.

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