Legittima difesa, sì definitivo dal Senato. Punto per punto, come cambia il Codice penale
Con 201 sì, 38 no e 6 astenuti, il Senato ha approvato in via definitiva la legge sulla legittima difesa. Favorevoli i partiti della maggioranza, M5S e Lega; Forza Italia e Fratelli d’Italia, contrari Pd e Leu. Soddisfatto Matteo Salvini che commenta: “E’ un bellissimo giorno per gli italiani”.
La legittima difesa sarà sempre presunta, ossia sarà sempre ritenuto sussistente il rapporto di proporzionalità tra la difesa e l’offesa. E’ questo il fulcro della legge approvata dalla Camera che modifica il comma due dell’articolo 52 del codice penale, in base al quale è possibile utilizzare “un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo” per la difesa legittima della “propria o altrui incolumità” o dei “beni propri o altrui”. Viene inoltre introdotta un’ulteriore presunzione all’interno dello stesso articolo 52, in base alla quale sarebbe sempre da considerarsi in stato di legittima difesa colui che, legittimamente presente all’interno del proprio o dell’altrui domicilio (da intendersi in senso ampio, quale luogo ove venga esercitata attività commerciale, imprenditoriale o professionale), agisca al fine di respingere l’intrusione posta in essere dal malintenzionato di turno con violenza o minaccia. La legge interviene poi sull’articolo 55 del codice penale relativamente alla disciplina dell’eccesso colposo, escludendo, nelle varie ipotesi di legittima difesa domiciliare, la punibilità di chi, trovandosi in condizione di minorata difesa o in stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo, commette il fatto per la salvaguardia della propria o altrui incolumità. Viene poi modificato l’articolo 624 bis del codice penale, prevedendo che nei casi di condanna per furto in appartamento e scippo, la sospensione condizionale della pena sia subordinata al pagamento integrale dell’importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa.
Vengono inoltre rese più severe le sanzioni per una serie di reati contro il patrimonio: furto in abitazione, scippo e condotte aggravate; rapina e ipotesi aggravate e pluriaggravate; e in caso di violazione di domicilio si considera aggravata quando è commessa con violenza sulle cose, o alle persone, ovvero se il colpevole è palesemente armato. Infine la legge interviene sulla disciplina civilistica della legittima difesa e dell’eccesso colposo, specificando che, nei casi di legittima difesa domiciliare, è esclusa in ogni caso la responsabilità di chi ha compiuto il fatto: in tal modo l’autore del fatto, se assolto in sede penale, non è obbligato a risarcire il danno derivante dal medesimo fatto. Si prevede, inoltre, che nei casi di eccesso colposo, al danneggiato sia riconosciuto il diritto ad una indennità, calcolata dal giudice con equo apprezzamento tenendo conto ‘della gravità, delle modalità realizzative e del contributo causale della condotta posta in essere dal danneggiato’.
Infine viene introdotto il patrocinio a spese dello Stato in favore di colui che sia stato assolto, prosciolto o il cui procedimento penale sia stato archiviato per fatti commessi in condizioni di legittima difesa o di eccesso colposo di legittima difesa. E’ poi previsto che nella formazione dei ruoli di udienza debba essere assicurata priorità anche ai processi relativi ai delitti di omicidio colposo e di lesioni personali colpose verificatisi in presenza delle circostanze di legittima difesa domiciliare.
Bene! Serve un nuovo provvedimento d’urgenza! Licenziamento in tronco, per quelle toghe, che inevitabilmente nell’italietta recente, e passata, si permettono e si permetteranno, come sempre, di giudicare, ostacolare, frapporsi, nelle scelte, iniziative in questo caso azzeccate, a favore della sicurezza dei cittadini che vanno chiedendo da sempre! Quindi LICENZIARE quelle pseudo toghe, che si permettono senza ritegno di ostacolare un cambiamento tanto atteso. Se non se ne vanno, a piedi, fuori a calci nel sedere dai tribunali. Del resto queste anomalie succedono solo in italia, osservate se negli altri paesi civilizzati, i giudici si permettono di ostacolare un cambiamento richiesto dai cittadini. Purtroppo nell’italia del bengodi, una piccola parte, per fortuna, di pseudo toghe si permettono di fare ciò di più è nei loro interessi individuali, a scapito della collettività, con i risultati che sono poi sotto gli occhi di tutti per quanto attiene la sicurezza e la prevenzione dei reati, conseguenza della malagiustizia. Risulta a tutti chiaro che, ripeto, una piccola accozzaglia di toghe, da un po e troppi anni, fanno, per convenienza,
quello che gli pare e piace, senza che nessuno, nella fattispecie a livello politico prenda gli opportuni provvedimenti nei confronti di quest’ultimi. Lo si nota tutti i giorni, nelle sentenze su specifici reati, come riportato dai media, le quali denotano in tutta evidenza, la singolare disparità nei giudizi emessi, nei confronti del giudicato, lasciando intendere che chi ha la responsabilità di giudicare nel pieno rispetto delle leggi, lo fa spesso in maniera superficiale, non da meno condizionati nella loro e inaccettabile ideologia. Questo non può sfuggire agli occhi di un attento osservatore ciò che una incontrollata malagiustizia, gestita per ora, solo da pochi, può riservare a ciascuno di noi con i conseguenti enormi danni. Ci aspettiamo un drastico intervento su queste inaccettabili anomalie, del sistema giustizia, che non può, ripeto non può, protrarsi all’infinito. I cittadini apprezzeranno.