L’accogliente Germania preoccupata, sempre più stranieri nelle galere: “Gli immigrati italiani erano meglio…”
Gli immigrati italiani che venivano a lavorare in Germania negli scorsi decenni? Erano molto meglio. Parola dell’ambasciatore tedesco Viktor Elbling, ospite di Adnkronos Live: “L’immigrazione italiana negli anni ’50 del secolo scorso ha chiaramente cambiato e arricchito la Germania. La società tedesca senza lo spirito e la creatività italiani sarebbe più povera”. In generale, dice Elbling riferendosi ai movimenti migratori, “ci troviamo di fronte ad un fenomeno molto forte” che “negli ultimissimi mesi è sceso di volume”. “Abbiamo avuto anche in Germania situazioni per cui si aveva l’impressione che lo Stato e la società non ce la facessero ad assorbire determinati numeri. Ci sono state reazioni politiche che hanno cambiato i pesi relativi dei partiti”, osserva. “In ogni società – afferma ancora – c’è il tema relativo alla critica nei confronti dell’altro, ci sono preoccupazioni e c’è la paura del diverso. Io però credo nella nostra capacità di assorbimento e accettazione, abbiamo bisogno di buona immigrazione”. È’ necessario, evidenzia l’ambasciatore, che “i migranti si adeguino a noi, ma dobbiamo fare uno sforzo da entrambe le parti, rispettando sempre le fondamenta degli stati e delle società. Non bisogna toccare i diritti fondamentali, ma dobbiamo essere tutti un po’ più flessibili”.
E a questo proposito c’è una interessante inchiesta del Gatestone Institute, che in un documentato articolo a firma Soeren Kern, rivela che in Germania il numero dei detenuti stranieri ha raggiunto livelli preoccupanti: a Berlino e Amburgo, ad esempio, più della metà dei carcerati è straniero. Secondo l’articolo, che riporta dati del quotidiano Rheinische Post, l’afflusso degli immigrati è iniziato ad aumentare intorno al 2015, proprio quando il cancelliere Angela Merkel consentì a oltre un milioni di clandestini provenienti per lo più dall’Africa di entrare in Germania. Negli ultimi anni tutti i Laender tedeschi hanno registrato un consistente aumento dei detenuti stranieri. Le autorità tedesche, inoltre, segnalano un analogo aumento di musulmani nelle carceri. In Germania oggi ci sarebbero circa sei milioni di musulmani, il 7 per cento del totale della popolazione. Nei penitenziari tedeschi, dice il ministero della Giustizia, ci sono oggi all’incirca 300 islamisti irriducibili e si teme che possano in qualche modo radicalizzare gli altri detenuti. Il fenomeno sarebbe aumentato improvvisamente negli ultimi due anni. Inoltre, dice il Gatestone Institute, proprio nel momento in cui si riparla di Turchia nell’Unione europea, si è scoperto che un centinaio di imam erano pagati dal governo turco, essendo dipendenti pubblici turchi. Ankara tra l’altro ha proibito agli imam di rispondere alle domande delle autorità tedesche. Si è anche appreso che a causa di questo sovraffollamento, le carceri sono piene al 90 per cento: addirittura recente circa 500 detenuti sono stati rilasciato per la cosiddetta “amnistia di Natale”. E il sistema carcerario tedesco è sotto organico di centinaia di unità. Infine, secondo un articolo del Berliner Morgenpost il tedesco è diventato una lingua straniera in molte carceri. Nelle carceri tedesche poi le aggressioni e i casi di intolleranza sono più che raddoppiati negli ultimi due anni.
(Foto tratta da Varese news)
Dice tutto il paragone italiani-nordafricani. Da noi il pericolo sono quelli che hanno maniferìstato ieri a Milano. Terzo settore, cooperative che lucrano sugli immigrati, spalleggiati dalla conferenza episcopale, vedi i boy scout intorno a Sala. Si mettono in piazza con il tam tam delle parrocchie, il personale che lavora nelle cooperative e un consistente numero di ingenui, anziani e bambini, per difendere i loro interessi e motivi di esistenza, oltre a favorire la rinascita del PD, il giorno prima delle primarie a pagamento.
Si fa leva sull’innato senso di solidarietà che è stata la forza della specie umana, ma che deve essere usato in modo razionale e non istintivo utopistico, pena la auto distruzione del paese. Tutto questo è molto inquietante, occorre una strategia politica e mediatica urgente per rintuzzare questi attacchi, pena il ritorno del PD e dei mangioni al governo.
“Gli italiani erano meglio degli africani”. Ma quanto e’ umano Lei, herr ambasciatore tedesco.