La “via crucis” del governo: fino alle Europee 77 giorni di “trappole”. Ecco su cosa rischia

10 Mar 2019 19:43 - di Leo Malaspina

L’obiettivo è resistere fino al voto delle Europee, contarsi e poi eventualmente andare avanti. O dirsi addio, soprattutto se l’abbraccio leghista risulterà fatale ai grillini, come già da sondaggi. In due mesi e mezzo, oltre alla Tav, il percorso che conduce fino alle elezioni europee del 26 maggio è disseminato di ostacoli, trappole, paludi politiche nelle quali la maggioranza giallo-verde rischia di restare bloccata.

Qualche esempio?  Reddito di cittadinanza nel Decretone, legittima difesa, caso Diciotti, autonomie, salario minimo e mozione di sfiducia al ministro Danilo Toninelli, per non parlare del Documento di economia e finanza (Def) da presentare e approvare entro il 20 aprile. In settimana, però, arriva la prima “cambiale” politica, il decreto Sblocca cantieri, su cui i due partiti si contendono il “marchio”, mentre entro marzo c’è da approvare il disegno di legge sulla legittima difesa, non gradito a tanti grillini. Sempre a Palazzo Madama si voterà l’autorizzazione a procedere chiesta per Salvini su Diciotti e negata dalla Giunta. Terreno di ritorsione possibile, visto che dietro l’angolo c’è il voto sulla mozione di sfiducia contro Toninelli presentata da Pd e Forza Italia. Ma il gelo potrebbe calare anche sulla proposta di salario minimo legale su cui la Lega mostra grandi perplessità.

Poi ci sono anche temi di politica estera a seminare zizzania nella maggioranza, e non solo il Venezuela. Per esempio, la visita del presidente cinese Xi Jinping a Roma, intorno al 20 marzo: c’è la nuova Via della Seta delle infrastrutture da valutare, su cui il M5S favorevole e la Lega più scettica, poi, il Def, l’autonomia regionale, il piano editoriale della Rai del presidente Marcello Foa, vicino alla Lega, e quello dell’amministratore delegato Fabrizio Salini, più vicino alM5S. Tanti possibili momenti per scaramucce e dispetti pre-elettorali. Poi la volata finale verso le Europee, con il voto in contemporanea in Piemonte e Basilicata. Quindi, la resa dei conti…

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