La denuncia dal Sudamerica: “I figli di Chavez e Maduro hanno conti protetti in Vaticano”
Caro direttore,
Le Sinistre esultano, a leggere che anche dal Vaticano si sollevano perplessità sui metodi con cui le destre internazionali intenderebbero tutelare i diritti della Famiglia. E sono le stesse Sinistre – hanno anche una sorta di rete spionistica-finanziaria creata all’uopo per amplificare sui media questo genere di scandali – che lanciano spesso accuse contro spezzoni dell’establishment mondiale che nasconderebbero montagne di soldi in questo o in quel “paradiso fiscale”. Curiosamente, sono ancora e sempre le stesse Sinistre che paiono non accorgersi di quanto vanno denunciando svariate emittenti televisive e sudamericane da un pro’ di tempo a questa parte, mettendo in dubbio non solo il “metodo”, ma anche la “sostanza” di certe operazioni finanziare dello IOR tese a tutelare i dubbi privilegi di alcune famiglie, in particolare quelle di Chavez e di Maduro. Per come la pone Jaime Bayly nel suo omonimo e seguitissimo “Show”, la questione è molto semplice e chiaramente illustrata: Maria Gabriela Chavez avrebbe in deposito in conti controllati dal Vaticano 851 milioni di dollari; Nicolas Maduro 859 milioni di dollari; Diosdado Cabello altri 50 milioni. Insomma, un fiume di denaro – sottratti ai rispettivi popoli? Pare proprio di sì – che starebbero buoni buoni accucciati all’interno delle “mura leonine” senza che ciò imbarazzi particolarmente i vertici della Curia di Papa Francesco. Bayly – per documentare il suo “scoop” e rafforzare la sua richiesta di spiegazioni al Vaticano – ha letto pubblicamente anche il numero del conto corrente di Mauro: 001315924. Insomma, una questione ben più scottante e interessante, quella dei conti vaticani dei “dittatori rossi”, di quella riguardante lo “stile” con cui a Verona si difendono i diritti della Vita, del Bambino e della Famiglia. O no?