Il Pd affida ai gazebo la reazione all’uno-due di Abruzzo e Sardegna. Renzi: poi non vi fate la guerra…

3 Mar 2019 10:53 - di Redazione

Partono le primarie del Pd e Matteo Renzi non rinuncia a togliersi qualche sassolino dalla scarpa, lui che ha subito una dura opposizione interna – impensabile ai tempi del Pci – per tutta la durata del premierato: “E’ tempo di festeggiare la festa della democrazia che oggi vede migliaia di volontari organizzare dei seggi. Finchè c’è un partito che fa questo lavoro, che riesce a mobilitare meravigliose energie, credo che questo sia un fatto positivo. Mi piacerebbe che lo facessero anche gli altri”, ha detto dopo aver votato nel seggio in piazza Tasso. “Quanto al dibattito di questi mesi, penso che si debba fare un grande in bocca al lupo ai tre candidati per la sfida molto leale che hanno fatto, e penso che sia importante che chiunque vinca le primarie, il giorno dopo non subisca il trattamento che abbiamo subito noi che abbiamo vinto due volte con il 70% e per due volte abbiamo avuto il fuoco amico – ha aggiunto Renzi riferendosi neanche troppo velatamente alle spietate critiche di Massimo D’Alema – Noi ci impegniamo in questa direzione, e per questo motivo non ho voluto fare alcuna corrente, al punto che i vari esponenti che sono stati con me in questi anni si sono divisi su tutte e tre le mozioni. E’ il segno di uno che non vuole fare le correnti ma una battaglia educativa e culturale”.

Per eleggere i 1.000 componenti dell’Assemblea nazionale, quasi un Pcus, e per scegliere chi sarà il nuovo segretario dem tra Maurizio Martina, Nicola Zingaretti e Roberto Giachetti, i cittadini avranno a disposizione oltre 7.000 seggi fra Italia ed estero, aperti dalle 8 alle 20. Possono votare tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto 16 anni e quelli dell’Unione europea e di altri Paesi, residenti in Italia: per votare occorre avere la tessera elettorale e un documento di identità. Chi non è iscritto al Pd dovrà lasciare un contributo di almeno 2 euro. Sono stati inoltre previsti seggi speciali negli ospedali, case di cura, case di riposo. I tre protagonisti seguiranno l’andamento delle primarie a Roma ma ognuno per contro proprio: Zingaretti alla sede del comitato al Circo Massimo; Giachetti al suo comitato a via dei Delfini, Martina al Nazareno. Tutti i notabili hanno confermato la loro partecipazione alle primarie, anche con appelli alla partecipazione come hanno fatto Romano Prodi e Walter Veltroni. L’obiettivo dichiarato è quello di raggiungere (e magari superare) il milione di voti. Zingaretti vota alle 11 al gazebo di piazza Mazzini, a Roma; Martina sarà a Bergamo, sempre alle 11, alla sala Vetrine prima di spostarsi a Roma; Giachetti alle 11:30 a Roma al seggio di via di Donna Olimpia, nel suo quartiere di Monteverde. L’ex premier Paolo Gentiloni vota al seggio di via Goito intorno alle 10; Romano Prodi a Bologna, al gazebo di via Orfeo.

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