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Hiv, l’untore di Ancona condannato a sedici  anni di carcere

Hiv, l’untore di Ancona condannato a sedici anni di carcere

Cronaca - di Redazione - 14 Marzo 2019 - AGGIORNATO 15 Marzo 2019 alle 09:31

Sedici anni in primo grado all’untore dell’Hiv. Claudio PInti, 35enne ex autotrasportatore di Montecarotto (Ancona), accusato di lesioni gravissime e omicidio volontario perché avrebbe consapevolmente contagiato l’allora compagna, poi morta nel giugno 2017, e trasmesso l’Hiv a una 40enne con cui aveva una relazione, è stato condannato a 16 anni e 8 mesi. Ma le segnalazioni di contagi sono state centinaia e le richieste di risarcimento danni ammontano a 7 milioni di euro. Pinti ha sempre sostenuto che l’Hiv non esiste.La sentenza è stata emessa con rito abbreviato dal gup Paola Moscaroli. La difesa dell’imputato, detenuto ricoverato in ospedale e scortato in aula dalla penitenziaria, valuterà il ricorso in appello.

Le parti civili hanni chiesto 7,5 milioni di euro

 

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