Feltri: «L’Islam è pericoloso, solo gli imbecilli non se ne accorgono. E processano me»
«Mentre perseguitano un cronista perché afferma la verità, in Iran è stata inflitta una pena detentiva di 38 anni, con l’ aggiunta di 148 frustate, alla signora Nasrin Sotoudeh, 55 anni, avvocato di grido e difensore strenuo delle donne iraniane, dei loro diritti umani, di cui lo Stato musulmano se ne infischia ritenendoli capricci femminili». Quel “cronista” è Vittorio Feltri e il passaggio è un brano del suo editoriale su Libero in cui ripercorre la vicenda per la quale è stato processato dall’ Ordine dei giornalisti della Lombardia. «Un articolo poco simpatizzante nei confronti degli islamici, specialmente terroristi e violenti di ogni genere- ammette Feltri – . A giorni mi arriverà la sentenza in cui si dirà che ho offeso la dignità di un popolo e di una religione, quando invece personalmente ce l’ ho soltanto con gli assassini e chi trasforma la fede in un alibi per commettere delitti».
L’Ordine condanna me e dimentica gli scempi dell’Iran
Feltri, dunque, mette sotto i riflettori la punizione gravissima a cui l’Iran ha condannato Nasrin Sotoudeh, rilevando come sia il simbolo «di una situazione la cui gravità sfugge solamente agli imbecilli che tutelano l’ inciviltà orrenda di un Paese – la ex Persia – col quale l’ Italia ha intessuto rapporti commerciali intensi, fottendosene di trattare affari con un regime privo di un minimo di moralità». Feltri stigmatizza come la stampa nostrana non abbia dato il giusto risalto alla notizia: fa un’eccezione per il Corriere della Sera, ma gli ricordiamo che anche sul Secolo d’Italia la notizia è stata data con evidenza e con gli accenti di condanna del caso. Per il resto Feltri ha ragione. «Non un comunicato, non una frase solidale nei riguardi della vittima, zero. Però – rileva il paradosso Feltri – processa me in quanto sul mio quotidiano ho espresso riprovazione verso una cultura, quella musulmana, che permette scempi del tipo che ho narrato in queste poche righe». E conclude augurandosi che i Soloni dell’ Albo «prendano atto della realtà emergente dalla citata storia iraniana per farsi un esame di coscienza, ammesso ne abbiano una».
Feltri, hai tutta la mia solidarietà
Piena solidarietà all’opinione libera di un giornalista a prescindere, mi auguro solo che il doppiopesismo culturale imperante su alcuni temi non influenzi l’Ordine. Paradossale, comunque, che qualsiasi aggressione o presunta tale ad una donna italiana venga enfatizzato, mentre in questo caso la grande stampa fa quasi finta di nulla. Circa l’ Islam (Fallaci docet) e, ancor meglio, il pericolo rappresentato per l’Europa dai flussi migratori, ma è mai possibile che, tra i tanti apologeti della solidarietà (Papa compreso) mai nessuno abbia preso neppure nella minima considerazione quanto contenuto nel saggio della Greenhill “Armi di migrazione di massa”? Forse, in un momento critico come questo, penso che un po’ di lucida analisi geopolitica sarebbe utile un po’ a tutti, per spezzare un’ipocrisia buonista che non giova a nessuno, migranti in primis.
Ci vorra’ molto tempo prima che gli italiani ed il resto dell’Europa comprendano la pericolosita’ dell’islam, ma allora forse sara’ troppo tardi.
Feltri è unico e non per niente veniva proposto come Presidente della Repubblica. Certo meglio la mozzarella insipida di oggi per i peracottai al comando………..
D’accordo con ORIANA FALLACI e FELTRI!!!!!!
VITTORIO FELTRI, ORIANA FALLACI….DUE VOCI SCOMODE PER L’ITALIA comunista E PER L’eurasia……!!!!!……
Vittorio e’ come la Fallaci entrambi lucidi e profetici nelle loro esternazioni, mentre coloro che dovrebbero rendersene conto abbaiano alla luna, poveretti
vero