Etiopia, fra gli 8 italiani morti anche l’assessore siciliano Sebastiano Tusa

10 Mar 2019 19:21 - di Redazione

C’è l’assessore alla Cultura della Regione Siciliana, l’archeologo Sebastiano Tusa, fra le 157 vittime del disastro aereo in Etiopia dove un Boeing 737 Max con la livrea della compagnia Ethiopian Airlines è precipitato stamattina alle 8,44 6 minuti dopo il decollo.

Tusaarcheologo di fama internazionale e Sovrintendente del Mare della Regione, era in missione a Nairobi ed era diretto nella capitale keniota per prendere parte s un progetto dell’Unesco.

Era già stato a Nairobi nel Natale scorso insieme con la moglie, Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Museo d’Arte contemporanea di Palazzo Riso a Palermo.

“Ho appena ricevuto la conferma ufficiale dell’Unità di crisi del ministero degli Esteri: l’assessore Sebastiano Tusa era sull’aereo precipitato in Etiopia. – ha confermato affranto il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci – Sono distrutto. E’ una tragedia terribile, alla quale non riesco ancora a credere: rimango ammutolito. Perdo un amico, un lavoratore instancabile, un assessore di grande capacità ed equilibrio, che stava andando in Kenya per lavoro. Un uomo onesto e perbene, che amava la Sicilia come pochi. Un indimenticabile protagonista delle migliori politiche culturali dell’Isola”.

Fra le vittime italiane del volo Et 302 una coppia di Arezzo e un uomo di Bergamo , tre volontari della Africa Tremila Onlus di Bergamo: il presidente Carlo Spini, la moglie Gabriella, e il tesoriere Matteo Ravasio. I primi due abitano ad Arezzo, il terzo, un commercialista, sarebbe residente a Bergamo.

“Mi lascia profondamente colpita la notizia della morte di 157 persone che erano a bordo del Boeing 737 dell’Ethiopian Airlines precipitato questa mattina – scrive il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni su Facebook – Nella lista dei passeggeri ci sarebbero anche 8 italiani, tra cui l’assessore della Regione Siciliana Sebastiano Tusa, persona capace e perbene. Alle famiglie delle vittime la mia vicinanza e il mio cordoglio”.

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