Esibizionismi social, politica che guarda solo ai “like”: tutto per fare notizia a tutti i costi
Viviamo in un tempo in cui non fa alcuna notizia chi non condivida un pensiero, una pulsione, una delusione, una gioia, o financo una decisione, con il maggior numero di “like”, conquistati -assai spesso senza discussioni-, nelle comunità virtuali dei social network, con altri soggetti sempre eterei. La comunità di rete ha sostituito quella civile, fatta da persone in carne ed ossa, che si vedevano in faccia con le loro gioie e i loro dolori, e che era basata su regole, su diritti e doveri tramandati dai nostri genitori. Una logica del tutto esibizionistica ha poi preso il posto del classico riserbo istituzionale.
Perché mai stupirsi oltremisura se pure in quella proiezione democratica e parlamentare del popolo, che è la sfera politica, la logica del “fare notizia a tutti i costi” sopravanza la vecchia prudenza istituzionale, che era il tratto dei politici targati “1.0”? Ecco così che se una volta al segretario di partito spettava il compito-dovere di tirare le fila di dibattiti interni anche accesi (mitici ormai sono diventate le braccia di ferro che c’erano tra le correnti Dc), ora tutti gareggiano per rilanciare l’ultima trovata del leader di turno. Che poi sia l’esatto contrario di quello che aveva detto il giorno prima non importa, «questa notte sono intervenuti dei misteriosi … fatti nuovi». Salvo, poi, fare dietrofront del dietrofront quando il Messia rivede ancora la sua ultima posizione.
Emblematico è stato il caso di Rami. A cui Salvini, bontà Sua, ha offerto pure un gelato: tra ali di tv, radio, popolo beante e mitragliate di selfie. Così la vecchia legge sul diritto di cittadinanza per meriti speciali è stata stiracchiata di qua e di là da ” ‘o Ministro”, un giorno sì e l’altro pure (con Mattarella che sta zitto come un pesce), adesso pare in direzione del buon vento che è lecito supporre arrivi in porto. Ora che pure il bambino si è accorto che “il Ministro è una …brava persona” . E giù “like”, “like”, “like” … Quando ci sarà data la possibilità di riprendere in mano quel vecchio libro di “Educazione Civica” che governi imprevidenti ci hanno tolto di mano?