Di Battista rompe il silenzio: “Non mi candido, vorrei fare il falegname”. Di Maio: “Bye bye e grazie…”

30 Mar 2019 17:53 - di Redazione

Alessandro Di Battista rompe il silenzio con una diretta Facebook. “Ho riflettuto” sull’opportunità di una candidatura alle europee “e ho detto no. Candidarsi – spiega l’ex deputato romano – significa scegliere di mettersi a disposizione della collettività. O sei convinto o no. Io non vorrei andare a Bruxelles… non renderei. O tu butti tutte le energie in quel modo, come ho fatto in Parlamento, o non le fai le cose bene. In questi 40 giorni di silenzio ho riflettuto… ho vissuto dei giorni tranquilli. Se dovessi decidere di rimettermi in campo in primissima linea voglio farlo al meglio. È una questione di serietà nei confronti dei cittadini”. Durante gli ultimi 40 giorni di silenzio “mi sono anche iscritto a un corso di falegnameria a Viterbo. So che dicendo questa cosa mi arriveranno delle prese per il c… enormi ma non me ne può fregare di meno”. Così Di Battista rompe un silenzio che durava da oltre un mese. “È fichissimo, di giorno studio gli incastri a coda di rondine, la sera studio il franco Cfa e provo a scrivere qualcosa. È una bella vita, sto facendo quello che ho sempre sognato. Ma questo non significa che non dirò la mia quando sentirò che sarà necessario”, sottolinea l’ex deputato. “Qualche giorno fa Floris mi ha invitato a fare un duello con Renzi. Ma che ci vengo a fare, che me ne frega? Stare in primissima linea senza essere candidato e soprattutto con gran parte della mia energia rivolta altrove… sarebbe disonesto fare tutto questo. Come sarebbe disonesto candidarsi se non vuoi fare l’europarlamentare: non mi posso candidare per senso del dovere”, rimarca ancora Di Battista. “Mi mancano le piazze, mi mancano gli attivisti. Però io devo seguire la mia strada, anche se questo può sembrare un tradimento per qualcuno. Ci ho riflettuto. Mi sono buttato in mezzo perché è difficile dire di no al Movimento. Il Movimento fa parte della mia anima, è nel mio Dna”. Piuttosto secco il commento del leader dei grillini: “Sapevo che Alessandro non si sarebbe mai candidato alle Europee, non si era nemmeno candidato alle politiche. Lo ringrazierò sempre per la mano che darà al Movimento, continuerò a sentirlo per chiedergli consigli e scambiare opinioni. Il movimento va avanti, oggi è al governo per andare avanti ancora realizzando i tanti punti del programma”. Lo ha detto il vice premier Luigi Di Maio a oggiprotagonisti.

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