Congedo (FdI) festeggia l’exploit delle primarie: «Col centrodestra unito riprenderemo Lecce». L’intervista

18 Mar 2019 14:29 - di Désiré Ragazzi

«È stata una vittoria di tutto il centrodestra». Sono passate poche ore da quando Saverio “Erio” Congedo (nella foto mentre parla al microfono, al fianco della Meloni e di Fitto in un comizio) ha vinto le primarie del centrodestra a Lecce per la scelta del candidato sindaco. Il suo telefono non smette di squillare, c’è grande soddisfazione per il risultato ottenuto. La prima a complimentarsi è stata Giorgia Meloni: «Grazie ai leccesi che hanno creduto in Fratelli d’Italia e che alle primarie del centrodestra hanno scelto Saverio Congedo come candidato sindaco. Ora dritti fino alla vittoria per restituire a Lecce un’amministrazione capace, libera e onesta». Congedo, sostenuto da Fratelli d’Italia e Direzione Italia, è consigliere regionale e coordinatore regionale di FdI e ha ottenuto 3215 preferenze, superando Gaetano Messuti (appoggiato da Forza Italia e altre liste) e Mario Spagnolo della Lega. «Il centrodestra che esce fuori dalle primarie di Lecce – spiega il neocandidato a sindaco – è più maturo, più forte.  Soprattutto dopo le incertezze elettorali che avevano contraddistinto l’ultima campagna elettorale per le amministrative che ci aveva visto soccombenti. Devo fare i complimenti anche a chi, insieme a me, è stato protagonista di questa bella sfida, ovvero Mario Spagnolo e Gaetano Messuti. È stata una competizione vera, molto leale e rispettosa. Sono state messe in campo diverse posizioni che adesso troveranno una sintesi nel programma del centrodestra. Uniti vinceremo».

Ha già sentito Giorgia Meloni?

«Sì, mi ha chiamato per complimentarsi. La nostra presidente è venuta nei giorni scorsi a Lecce per sostenere la mia candidatura e la sua presenza qui è stata molto importante e ha ulteriormente entusiasmato i cittadini. Il risultato di ieri ha anche una valenza politica più ampia e rappresenta una tessera di un puzzle che vede Fratelli d’Italia crescere da Nord a Sud dello Stivale. Peraltro, il progetto del nuovo contenitore conservatore e sovranista di Giorgia Meloni, che nelle europee trova un passaggio fondamentale, si completa anche coi risultati eccellenti di uomini di FdI che si candidano a governare i territori».

Che succederà adesso?

«Il centrodestra si è ritrovato tutto compatto attorno alle primarie. Ora lo sforzo che l’intera coalizione dovrà fare è quello di allargare e potenziare ulteriormente il centrodestra e portarlo il 26 maggio alla vittoria. Lecce è sempre stata una terra molto generosa con la destra».

Quali sono i temi che affronterà in campagna elettorale?

«Ci saranno temi di carattere generale e temi territoriali. A Lecce, come nel Salento e in genere tutta la Puglia, le famiglie vivono una situazione di grande difficoltà dovuta alla mancanza di lavoro e al calo delle nascite. L’amministrazione comunale, nell’ambito delle sue competenze, dovrà porsi innanzitutto il problema di attuare politiche familiari adeguate. Penso a politiche abitative, a provvedimenti a sostegno alla genitorialità e a un fisco a misura di famiglie».

Come pensa di battere il centrosinistra e i Cinquestelle?

«Innanzitutto, con un programma all’altezza con le ambizioni di questa città. Lecce è una città del Mezzogiorno che ha anche una rilevanza nazionale per la sua bellezza, per la sua storia e per la sua cultura. Secondo, mettendo in campo una squadra forte con liste forti in grado di rappresentare il popolo del centrodestra».

Ha già pensato al motto?

«Ci sto ragionando…».

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