Cold case all’italiana: identificato stupratore marocchino (7 anni dopo) grazie al Dna

27 Mar 2019 12:17 - di Carlo Marini

Un cold case all’italiana, risolto dopo sette anni. Grazie al Dna, un pregiudicato marocchino è stato rinviato a giudizio per avere stuprato in casa un’anziana di 73 anni.
I fatti sono avvenuti nel 2012, in provincia di Rovigo. Una vedova, all’epoca 73enne, era stata rapinata e violentata in casa da un giovane, descritto come nordafricano. Ieri, a distanza di 7 anni, al violentatore è stato dato un nome e un volto. L’uomo è stato rinviato a giudizio per violenza sessuale. A riaprire il caso, un anno fa, un’indagine dei Ris che aveva individuato il dna del marocchino in occasione di un altro reato.

Cold Case risolto grazie ai Ris

Questa la cronaca drammatica di quanto avvenne quella notte di febbraio del 2012. L’anziana vedova, si era già coricata a letto. All’improvviso la finestra è esplosa, i vetri sono schizzati dappertutto. La donna non ha fatto neppure in tempo a reagire che si è trovata davanti l’aggressore.

La vedova picchiata e violentata

Scriveva, all’epoca, il Gazzettino: «L’aggressore si è gettato sulla povera donna terrorizzata, l’ha picchiata selvaggiamente. Manrovesci e pugni per costringerla a tacere. L’ha afferrata, strattonata. Poi ha abusato di lei, sordo alle sue invocazioni. È fuggito per dov’era entrato, abbandonando l’anziana in uno stato di semi incoscienza». Ieri il giovane marocchino, a sette anni dalla violenza sessuale, è stato rinviato a giudizio davanti al giudice per le indagini preliminari Pietro Mondaini.

 

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