Cacciari: Zingaretti? «La sua può rivelarsi una vittoria di Pirro: e si rischia che torni Renzi»…
«Capolista alle europee? Dipende esclusivamente da quello che farà Zingaretti. Se ci sarà un nuovo inizio si potrà discutere». breve, conciso e agguerrito come sempre, negli ultimi tempi soprattutto, Massimo Cacciari risponde così all’Adnkronos in merito a una sua possibile candidatura alle europee. La vittoria di ieri di Nicola Zingaretti «è un segno di qualche speranza», prova a dire cercando un approccio pacifico alla situazione, ma subito dopo, a stretto giro, osserva pure che bisognerà che il nuovo segretario indicato dalle primarie del Pd «capisca che deve marciare con decisione nel segno della discontinuità», altrimenti la sua «sarà una vittoria di Pirro. E torniamo a Matteo Renzi». E ogni riferimento a metafore belliche e intenzioni polemiche è tutt’altro che casuale…
Cacciari sull’elezione di Zingaretti: rischia di essere una vittoria di Pirro
«La grande affluenza alle primarie di ieri – sottolinea Cacciari lungi dall’essere completamente rasserenato – per essere letta, va messa in rapporto all’affermazione di Nicola Zingaretti. Si è trattato di un segno di qualche speranza e ora bisogna vedere se Zingaretti riesce a rispondere a questa speranza che ha suscitato». Ci riuscirà? «È ancora molto presto per dirlo. Le cose si chiariranno quando definirà le linee del gruppo dirigente, il programma e le liste per le europee. Lì si capirà se c’è da sperare in un nuovo inizio o se invece restiamo invischiati nei compromessi, nelle contraddizioni, nei pasticci che ci hanno portato alla sconfitta di un anno fa. Vedremo se Zingaretti capisce che deve marciare con decisione nel segno della discontinuità» (rispetto a Renzi, se ne deduce)…
E sulla sua possibile candidatura alle europee glissa cosi…
Poi, senza prenderla troppo alla lontana, a domanda precisa, risponde sinceramente: ma lei, Cacciari, sarà candidato alle europee? «Il mio rapporto con i politici è sempre stato complicato e nessuno mi ha mai candidato a niente. Credo ci sia un’incompatibilità tra me e i politici». Sì, d’accordo, ma – insiste per niente scoraggiato dalle perifrastiche conclusioni del suo intervistato il giornalista dell’Adnkronos: «se stavolta glielo chiedessero, sarebbe disponibile?». «Dipende esclusivamente da quello che farà Zingaretti, replica interlocutorio Cacciari, che poi aggiunge: «Se ci sarà un nuovo inizio si potrà discutere. Se invece, ripeto, questo non ci sarà… Spero che Zingaretti lo capisca. Si gioca tutto. La sua potrebbe essere la più comica delle vittorie di Pirro. Se alle europee non va almeno dello 0,1 per centro sopra il risultato delle politiche, la sua storia finisce lì. E torniamo a Renzi. È matematica e la politica, si sa, è una scienza»…
4 Marzo 2019 — Ma quando la finiremo con questa dx e con questa sx… siamo patetici siamo… possibile che non si arriva ancora a capire che è meglio fare la cosa giusta sempre, anche se è la più difficile!? E poi, subito alla democrazia diretta, quella vera, non quella dei grillini. Perchè c è chi dice che salvare questo paese è ancora possibile.
perché finirla con la destra?