Bucalo (FdI): “Per i lavoratori della scuola quota 100 rischia di diventare un beffa”

12 Mar 2019 18:17 - di Redazione

C’è il rischio che quota 100 diventi un boomerang per i lavoratori della scuola. A denunciarlo Fratelli d’Italia, attraverso una dichiarazione della deputata Carmela Ella Bucalo. La quota 100, almeno per il prossimo anno, potrebbe essere solo un’illusione per chi spera di subentrare. Il problema consiste nella tempistica per la richiesta di pensionamento e nella verifica da parte delle segreterie scolastiche dei requisiti dei docenti richiedenti l’uscita dal mondo del lavoro.

Bucalo: “Si scherza sulla pelle dei docenti”

«Un’altra pessima notizia per chi lavora nella scuola – denuncia su Fb l’onorevole Bucalo –  Maledetto algoritmo, anche il ministro Bussetti ha capito che non funziona e i posti liberati dai docenti che andranno in pensione con quota 100, non saranno disponibili per i trasferimenti di questanno e di conseguenza neppure per le immissioni in ruolo. Non c’è il tempo materiale per prevederlo. Considerazione: Si continua a scherzare sulla pelle dei docenti fuori sede che pur di lavorare sono costretti a vivere anni difficili lontani dagli affetti più cari. La verità – prosegue nel suo post la deputata di FdI – è che fino ad oggi nessuno ha avviato, né previsto, un piano straordinario di mobilità per far rientrare queste persone. Governo giallo-verde, è giunto il momento di dire basta ad una politica arruffona e superficiale: i lavoratori della scuola meritano rispetto e soprattutto risposte concrete». 

Quota 100: l’emendamento beffa per gli esodati

Ad agitare le acque anche l’emendamento che il governo vorrebbe presentare sulla riforma delle pensioni. È rivolto a circa 1.300 esodati, che potrebbero riscattare fino a otto anni di contribuzione versando circa 2.600 per ogni anno mancante al raggiungimento del requisito contributivo necessario ad accedere alla quiescenza. In questo modo ci sarebbe la possibilità di pagarsi l’accesso a una forma pensionistica che prevede una riduzione del proprio futuro assegno. Una vera e propria beffa contro cui Fratelli d’Italia alla Camera, attraverso Walter Rizetto, ha già promesso di dare battaglia.

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