Brunei, in vigore la lapidazione per omosessuali e adultere. La protesta delle associazioni per i diritti umani
L’omosessualità e l’adulterio verranno puniti con la lapidazione: queste le sconcertanti “punizioni” previste dal nuovo Codice penale del Brunei, piccolo regno affacciato sul Mar Cinese meridionale, nell’isola di Borneo. Il Paese nel 2014 ha deciso di incorporare la sharia nella propria legislazione. Queste ultime novità diverranno legge a partire dal prossimo 3 aprile. “L’interpretazione integralista della legge islamica – si legge sul sito Agi.it – praticata dal sultanato prevede punizioni corporali per diversi reati, come ad esempio l’amputazione di una mano per chi si rende colpevole di furto”
Nel paese – come riporta il Corriere – è già vietato il consumo di alcol, viene multato chi non va alla preghiera del venerdì. Ma ora questa nuova normativa ha scatenato le reazioni dei gruppi a sostegno dei diritti umani. Di sanzioni «profondamente sbagliate» e legge da «fermare immediatamente» ha parlato Amnesty International che ha sottolineato come «rapporti consensuali tra individui dello stesso sesso non dovrebbero neanche essere considerati reato». Human Rights Watch ha invece parlato di «progetto delirante».