Boeing caduto in Etiopia, Trump: «Ormai per guidare un aereo servono scienziati»
Questione di buonsenso. E sulla tragedia dell’aereo caduto in Etiopia, Donald Trump ha dimostrato di avercelo il buonsenso. E questo, nonostante nell’occhio del ciclone ci sia finita una azienda americana, la Boeing, che è di primaria importanza. “Gli aerei stanno diventando troppo complicati per volare. I piloti non sono più necessari, piuttosto servono scienziati informatici del MIT“. Con questo tweet, Trump, ha espresso a due giorni dal disastro aereo del Boeing 737 MAX tutti suoi dubbi su una corsa alla tecnologia computerizzata che più esasperata non si può. Una corsa francamente senza senso, se soltanto si rileva che sembra servire solo a far risparmiare un po’ di carburante alle compagnie aeree. “Lo vedo continuamente in molti prodotti. Si cerca sempre di fare un passo avanti non necessario, quando spesso è decisamente meglio ciò che è vecchio e più semplice”, ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti. ”Bisogna prendere decisioni nel giro di un secondo e la complessità crea pericolo. Tutto questo comporta costi enormi e guadagni minimi. Non so voi, ma io non voglio che Albert Einstein sia il mio pilota. Voglio grandi professionisti del volo a cui sia permesso di prendere facilmente e rapidamente il controllo di un aereo”. Semplice buonsenso, appunto. Che aiuta sempre. E che può, a volte, salvare vite umane.