Berlusconi in Basilicata rispolvera lo slogan portafortuna del 2006: «Chi sta con questo governo è un c…»
«Spero che i lucani non restino a casa domenica, è nell’interesse dei vostri figli, svegliatevi. Abbiamo messo l’aeroplano Italia nelle mani di chi non ha mai guidato un aereo… Vedo un grave rischio e pericolo per tutti, rappresentato dai Cinque stelle e la sinistra». Silvio Berlusconi, da Metaponto, per un nuovo tour elettorale in Basilicata in vista delle regionali, si ferma a parlare con le tv e torna ad attaccare il governo gialloverde, accusando chi li vota di essere un ”coglione”, come fece nel 2006, quando alla vigilia delle elezioni, in cui sfidava l’Unione di Prodi partendo molto dietro nei sondaggi, pronunciò una frase che secondo i sondaggisti determinò un recupero così forte da fargli pareggiare l’esito nelle urne e impantanando il “mortadella” al Senato: «Ho troppa stima dell’intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare contro i propri interessi», disse nella sede di Confcommercio, a Roma. Oggi l’ex premier lancia un monito-appello elettorale ai lucani e agli italiani: «Non vedo come si possa avere fiducia in questi che sono al governo, eppure leggo numeri sulla fiducia che mi fanno andare fuori di testa. Non posso pensare che ci sia ancora più di un italiano su due che guardi con rispetto a questo governo pensando che ci siano persone capaci. Dovremmo essere preoccupatissimi, e, invece, c’è il 50per cento delle persone che non è preoccupato. Italiani, svegliatevi, aprite gli occhi, guardatevi nello specchio e domandatevi: “Sei un coglione o una persona intelligente?”. Risposta: “Sei un coglione”. Poi il Cavaliere parla della gestione della Basilicata: «Ho letto tanti documenti, l’amministrazione passata era un’amministrazione di famiglia, si curava degli amici e dei parenti… Non gli è mai fregato nulla dei lucani. Berlusconi contesta le precedenti amministrazioni di sinistra e attacca il candidato governatore del centrosinistra, il farmacista Carlo Trerotola: «Adesso hanno capito che la gente ha capito e hanno preso un farmacista, l’hanno messo lì e si sono tutti ricandidati nascondendosi dietro di lui. Speriamo -conclude con una battuta il presidente di Fi- che questo farmacista non dia troppo supposte ai cittadini lucani…», ha scherzato, spendendosi poi per l’esponente di centrodestra Vito Bardi, sostenuto da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia.