“Italiani vi ammazzo”: senegalese armato di bastone semina il panico a Caserta (video)

24 Mar 2019 20:08 - di Elsa Corsini

Panico a San Cipriano d’Aversa nel casertano dove un trentenne senegalese con precedenti penali per droga e atti di violenza, armato di una grossa mazza di legno, ha seminato il terrore tra passanti  e automobilisti del centralissimo corso Umberto I in pieno giorno. Preso da una furia irrefrenabile l’immigrato si è accanito brutalmente contro tutto ciò che gli capitava a tiro minacciando diversi cittadini italiani.

In un video pubblicato da La Rampa, come riporta il Giornale,  si sente chiaramente il senegalese  insultare l’Italia: “Vaffanculo – dice – pezzi di m… Paese di m…”.  E ancora urla del tipo “Italiani di m…, fate schifo, vi ammazzo”. Non appena alla sala operativa del Posto di polizia sono arrivate le richieste di aiuto dei cittadini spaventati, che segnalavano la presenza di un uomo di colore armato che devastava ogni cosa si trovasse davanti, le forze dell’ordine sono accorse sul posto rintracciando l’uomo seguendo la distruzione che si era lasciato alle spalle. Una volta individuato il senegalese i poliziotti, aiutati anche da una pattuglia di carabinieri, hanno tentato di parlare e calmare lo straniero, prima di vedersi costretti a ricorrere alle maniere forti. Il senegalese è stato quindi immobilizzato,  disarmato e portato in centrale, per essere identificato.  Ma la furia dello straniero non si è placata nemmeno all’interno degli uffici della caserma Casapenna, dove ha continuato a insultare e ribellarsi agli agenti nel tentativo di liberarsi fino a scagliarsi contro un’auto d’ordinanza, che è rimasta danneggiata, e a ferire un poliziotto.

Non è stato facile per i poliziotti immobilizzare nuovamente l’immigrato che sembrava letteralmente impazzito. Finalmente l’uomo è stato arrestato con l’accusa di danneggiamento aggravato e di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Dopo la convalida, l’immigrato è finito dietro le sbarre del carcere di Poggioreale (Napoli), in attesa di giudizio.  Una volta identificato, il senegalese è risultato essere un pluripregiudicato, già noto alle autorità per numerosi reati di droga e di violenza nei confronti dei rappresentanti delle forze dell’ordine.

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